Più il tempo passa più cresce quella strana sensazione di addio, Inzaghi e la Lazio non sono più così vicini come qualche settimana addietro. L'intera stagione è stata contrassegnata dal dubbio allenatore, con il contratto in scadenza nel 2022 le parti si sono più volte promesse di sistemare la questione con un rinnovo che non era mai stato messo in discussione. Inzaghi poi ha tirato la corda, ha preteso un ingaggio più alto, Lotito s'è messo a riflettere, ed ora: con una squadra sesta e la Champions svanita, fa anche lui delle considerazioni circa l'eventualità di proseguire insieme oppure no. Il patron potrebbe anche pensare che il ciclo sia concluso, dopo 5 anni - con altrettante qualificazioni europee - e 3 trofei portati in dote (una Coppa Italia e due Supercoppe).
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Lazio, Inzaghi appeso all’ultimo vertice. Alternative: non solo Gattuso
Il futuro di Inzaghi potrebbe essere lontano da Roma
Le alternative: Gattuso e non solo
Presto ci sarà l'ultimo incontro, quello decisivo, tutto si deciderà in quella sede. La Lazio farà comunque una proposta di rinnovo, ma verrà ridotta - in termini di ingaggio - al netto del declassamento in Europa League. Ci saranno anche delle cessioni volte ad autofinanziare il calciomercato. Lo riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport. E mentre Lotito riflette, valutando le alternative, Inzaghi si guarda sia intorno per capire se ci sono altri club pronti a metterlo sotto contratto, sia dentro di sé per capire se può davvero ottenere più di questo. Con questa Lazio. Ma quali sono le alternative? Gennato Gattuso rimane il nome caldo, ma secondo il Corriere dello Sport non è l'unico: c'è anche l'ombra di Sinisa Mihajlovic in quel di Formello. Più staccati, ma presenti nella rosa dei nomi, l'ex laziale Sergio Conceicao, Ivan Juric e Roberto De Zerbi.
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