Un rigore negato, tre cartellini rossi e ogni fischio sbagliato. È forte la rabbia della Lazio, a tal punto che questa volta non c’è un silenzio stampa ma, con Fabiani inibito, è Lotito direttamente a presentarsi davanti ai microfoni. Una prima volta assoluta, con un messaggio durissimo da parte del patron biancoceleste come segnala anche il Corriere dello Sport. “Manca l’affidabilità del sistema. Bisogna ricorrere a istituzioni terze per porre fine a situazioni incresciose. Si deve vincere per meriti, lo sappiamo nel calcio contano anche i fatti imponderabili, ma c’è un limite oltre il quale non si può andare. La squadra è scossa, è un trauma, la Lazio è stata violentata. Mi sembra che questa sera siano stati superati tutti i limiti. Certi episodi si ripetono da diverso tempo. Vedremo di farci valere con altre istituzioni”.
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Lazio assolta
Il sistema non va, ma la Lazio è tornata su buoni livelli. Lo segnala sempre il patron biancoceleste: “Non posso rimproverare niente alla squadra, hanno combattuto e costruito persino qualche occasione. Il rispetto delle regole e il merito questa volta è venuto meno. Sarri? Ho un confronto dialettico con tutti i miei collaboratori, non di contrasto, valuto le persone per i risultati che portano. Ho fiducia nel tecnico, nessuno lo ha messo in discussione. Parlo di una sconfitta ‘forzata’. Ora bisogna guardare avanti e pensare al prossimo appuntamento, non ci sono responsabilità. Il tema vero è un altro. Bisogna far rispettare le regole. Storia di una morte annunciata”. Poi, ancora una chiosa sull’accaduto: “Non mi aspetto nessuna risposta dalle istituzioni, so perfettamente a quali istituzioni bisogna rivolgermi, come tutti i cittadini normali. Qui non c’è l’interpretazione, ma la determinazione. È successa una cosa non giustificabile”.
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