È una Lazio nuova, diversa da quella che si era messa in mostra lo scorso anno. Sarri è ripartito da zero, pur con le solide basi gettate l’anno scorso. Ma la squadra è cambiata molto e, con essa, è cambiata la difesa, come sottolinea il Corriere dello Sport. Patric e Romagnoli stanno regalando una solidità importante, ribadita contro il temibile duo Lukaku-Lautaro. E la mano di Sarri c’è e si vede, con il mister disposto ad accettare compromessi: baricentro medio, possesso di palla lasciato agli avversari. Ma dietro c’è di più.
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News Lazio / Sarri, difesa blindata e incontro con Lotito: rassegna stampa
I dati parlano chiaro
Basta analizzare i numeri e i dati per capire quanto questa Lazio sia consapevole del proprio agire. I reparti sono corti e organizzati. Due gol subiti in tre partite, uno su rigore e l’altro sugli sviluppi di un calcio da fermo. L’anno scorso furono 58 i gol presi in 38 giornate: 1,5 a partita. La media, fin qui, è dimezzata: 2 in 3 gare, 0,7 a partita. Ma non solo: 3,9 tiri nello specchio a gara lo scorso anno (149), 3,7 adesso (11). Tutti piccoli incrementi che, insieme al cambiamento delle pretese su possesso e baricentro - 52 metri col Bologna, poi 47,8 e 47,9 tra Torino e nerazzurri - indicano chiaramente la strada che stanno prendendo i biancocelesti.
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