Il derby della Capitale chiude un ciclo di tre gare che segnano un battesimo di fuoco per Igor Tudor. Dopo il doppio esame da ex contro la Juve - bene uno su due - il nuovo tecnico biancoceleste si confronterà con una la partita più delicata e più sentita da tutta la città. Un inizio duro per il croato che è partito subito forte con il successo in campionato e vuole allungare la striscia della sua squadra a tre vittorie consecutive in A.
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Lazio News / Un derby per l’Europa, la filosofia di Tudor: rassegna stampa
Le parole alla vigilia
Si è chiuso a Formello a lavorare, è uscito poco, per sua stessa ammissione. Ma Tudor, come sottolinea il Corriere dello Sport, non è proprio un novello da derby. "Ne ho vissuti tanti anche con il Marsiglia, Galatasaray e Paok" - sottolinea in conferenza stampa - "Il lavoro dell'allenatore è dare la mentalità alla squadra scegliendo anche i giocatori. La qualità conta, anche nella testa, nell'essere vincenti. Si vince o si perde, bisogna reagire in modo uguale". Poi il messaggio ai tifosi: "Dobbiamo dargli la voglia di stare più vicini alla squadra con una buona prestazione. Che la gente si diverta, per noi conta vincere".
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