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ROMA - Disastro. La Lazio getta alle ortiche un'altra grande occasione quando siamo alla 26esima giornata di Serie A. perde contro la Juventus, smarrisce la via che porta alla qualificazione in Champions League. Dopo il vantaggio, i laziali, non riescono a gestire il risultato e si fanno letteralmente schiacciare - territorialmente - dalla Juventus fino al ko. Bisogna archiviare, riprendersi, e ritentare la scalata in classifica. Ma prima, un ultimo sguardo alla partita dell'Allianz Stadium: ecco il meglio ed il peggio della gara.
CORREA - Il regalo di Kulusevski è grossolano, ma nulla si può togliere alla sua giocata: involata, rientro sul destro, tiro rasoterra sul primo palo. Un gol di pregevole fattura che ha illuso la Lazio. Non finiscono qui i suoi spunti, nella ripresa ci riprova con un tiro a giro, e si mette in luce con una serpentina nel cuore dell'area avversaria da cuore in gola. Una roba bellissima che purtroppo, come sovente gli succede, non riesce a concretizzare in nulla di effettivamente utile in termini di gol o assist.
LUIS ALBERTO - Luce nel buio, acqua nel deserto. Si salva, in una nave che affonda, lo spirito di Luis Alberto: lo abbiamo visto correre, pressare, ripiegare, Smista palloni, tra cui uno per la testa di Milinkovic che al 51' colpisce la traversa.
I BIG - Oggi la facciamo breve, perché è difficile salvare - eccetto i due sopracitati - qualcuno dall'insuccesso laziale. Deludono ancora una volta i big. Immobile offre un'altra prestazione incolore; Milinkovic è inconsistente e causa il rigore del tris; Lulic ancora è lungi dalla miglior forma, Leiva - che ormai non regge più di 60 minuti di gioco - corre a vuoto. Ha colpe perfino Reina, colpevole in occasione del gol di Rabiot. Seppur potente, era indirizzato sul palo difeso dallo spagnolo. Insomma, il titanic affonda e con esso tutti i calciatori a bordo. Il Corriere dello Sport odierno ne parla come "Resa" in prima pagina. C'è ancora tempo, ma bisogna invertire, e servono i big.
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