Il COVID è ancora lungi dall'arretrare, nonostante la curva di contagio stia mostrando un rallentamento, le positività sono ancora tante e inficiano anche sul mondo del calcio. Il focolaio Nazionale non ha innescato nessuna pandemia da Serie A, ma col passare dei giorni i positivi stanno aumentando: da Bonucci a Florenzi passando per Bernardeschi, Pessina e Sirigu. In casa Lazio, gli azzurri Immobile, Acerbi e Lazzari sono risultati negativi. Il tampone brutto, invece, se lo è beccato Simone Inzaghi: il mister, assieme alla sua famiglia, è risultato positivo al virus ed è in isolamento domiciliare. Difficile pensare che possa tornare a disposizione in vista di Verona-Lazio, anzi, è utopico. La panchina verrà data in prestito al fidato Farris. Nota di speranza: l'unico precedente con il tecnico in seconda al comando vede la Lazio vincente, si tratta di Torino-Lazio dello scorso anno, quando Immobile e Parolo rimontarono il rigore di Andrea Belotti.
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COVID: Lazio in bolla e rinnovo di Inzaghi in quarantena
Il COVID incombe sulla Lazio
Tra Verona e rinnovo
Normale ci sia un po' di timore, ora, per quel che avverrà in casa Lazio. La squadra è in bolla e verrà bombardata di tamponi da qui alla partita di domenica in modo da isolare, ipso iure, ogni eventuale positivo. Lo scenario ha messo i bastoni tra le ruote, oltre che alla squadra, anche allo stesso Inzaghi: il tecnico piacentino era pronto a rinnovare contratto che lo lega alla Lazio fino al 2024, si era dato appuntamento con Lotito proprio per le prossime ore. Come scrive l'edizione odierna de Il Messaggero, il rinnovo per ora resta in quarantena: i negoziati riprenderanno a negativizzazione avvenuto dell'allenatore. Sulla buona uscita delle trattativa, ormai, non ci sono più dubbi. Il rinnovo si farà.
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