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gazzanet
ROMA - Ormai la figura del procuratore è diventata di alto rango nel calcio moderno. La loro influenza, spesso e volentieri porta i club a fare spese folli per i giocatori.
I più influenti addirittura riescono a subentrare in trattative che non riguardano neanche i propri assistiti. Proprio di queste tematiche, ha parlato a Cittaceleste Tv lo storico procuratore Dario Canovi. Le critiche principali, da parte sua, sono state rivolte al re dei procuratori odierni: Jorge Mendes. Il manager portoghese, ha sotto la sua direzione la maggior parte dei calciatori e degli allenatori in attività, su tutti CR7. Ecco come ha parlato di lui Canovi: "Mendes? È un finanziere non è un procuratore di calcio ha fatto andare Keita dalla Lazio al Monaco senza c'entrare nulla con l'operazione e facendo prendere due giocatori giovani alla Lazio. Questi sono soldi che escono dal mondo del calcio: i fondi di investimento sono il grande problema del calcio e Mendes ne è l'esempio più lampante. Quando lo chiamate procuratore, io mi inc****, scusate il termine".
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