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gazzanet
ROMA - Caos in casa Spezia, la procura ha interdetto per un anno dall'attività l'amministratore delegato Luigi Micheli ed il presidente Stefano Chisoli. La questura di La Spezia ha specificato le motivazioni
tramite una nota: "Il complesso dell’attività investigativa ha messo in luce l’esistenza di un vero e proprio “sistema” finalizzato a far giungere e poi permanere in Italia giovani promettenti atleti minorenni, di nazionalità nigeriana, selezionati nella scuola calcio di Abuja”. I giovani nigeriani, aggirando le norme sull’immigrazione clandestina e quella della Fifa, venivano portati in Italia come “minori non accompagnati” attraverso visti temporanei e poi affidati a soggetti legati indirettamente alla società che ottenevano la nomina di tutore. tutto ciò allo scopo di tesserare in modo fittizio nelle squadre dilettantistiche per ricavare importanti plusvalenze. Intanto arriva la difesa del club: “Lo Spezia Calcio, ribadendo la piena fiducia nell’operato della Magistratura, rimane a completa disposizione delle Autorità competenti, sicura che i propri tesserati potranno chiarire ogni addebito nelle opportune sedi. La Società, forte di una condotta esemplare e sempre rispettosa di regolamenti e normative, è certa che nessuna irregolarità sia stata posta in essere ed attende serenamente il corso degli accertamenti del caso".
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