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gazzanet
ROMA - Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis ha attaccato tutti prima della sfida contro il Salisburgo in Europa League. Nel mirino di ADL ci sono: Lotti, Lotito, Gravina, Malagò, e la UEFA.
Queste le sue parole: "Se io devo ridurre il mio gap con le grandi d'Europa, dovrei indebitarmi perché loro fatturano 800-900 milioni. Pure la Juventus che fattura 400-500 dovrebbe farlo. Io sono considerato virtuoso perché non mi indebito, l’ho fatto con me stesso quando ho messo 100 milioni personali per tornare subito in Serie A. In Italia nessun presidente, ma neanche Lotti, Giorgetti, Gravina, Malagò hanno capito del cambio epocale di Veltroni sulle società. Qui si continua a dire che i club sono dei tifosi, è giusto, noi lavoriamo per i tifosi, ma da questo ai tifosi proprietari ce ne passa. E' una vecchia mentalità che ieri mi ha fatto scappare dalle Universiadi. Il Commissario è un genio, persona di grande livello, ma al tavolo mi ritrovo sempre con i populisti che vengono a fare gli imbonitori dei propri elettori. Prendono in giro solo gli ignoranti, io non voglio offendere nessuno ma c'è anche chi non è in grado di scegliere il giusto e sbagliato e allora si accoda. Il populista ha bisogno di elettori per passare dal Comune alla Regione".
SUPERLEGA - "Sì, io credo che nei prossimi cinque anni il calcio cambi. Io sono l'unico titolare del club, sentiti i miei collaboratori poi decido io senza passare da consigli d'amministrazione. In altri paesi ci sono gli arabi, in Spagna è ancora diverso dove neanche Florentino è il vero proprietario del Real. È un'Europa disunita e speriamo che l'Eca con Agnelli si contrapponga all'Uefa per riuscire tutti insieme a cambiare le regole del gioco. Anche lì populisticamente dovremmo far giocare tutti, ma non è possibile perché c'è lo stadio virtuale e le tv ti obbligano a far giocare le squadre più forti. Dispiace dirlo perché la cenerentola deve poter vivere la favola, ma quelle sono le favole. La Superlega sarebbe chiusa, lasciando poi la Serie A”.
ATTACCO A LOTITO -“In Italia la Serie A mantiene tutte le categorie, dovrebbe avere voce in capitolo, invece lascia a Lotito il gioco delle tre carte. Il Napoli è la terza-quarta squadra italiana, quindi è chiaro dovrebbe avere più potere dell'Udinese, ma questo non può essere perché Lotito ha imposto i voti di maggioranza, ma non va così perché ognuno ha i propri problemi, a Milano, Roma o Napoli. Se dovessi rifondare il calcio italiano farei una Superlega con 12 squadre, come franchigie americane, diminuendo anche le squadre in C perché pure lì facciamo ridere. Col Bari in C rideremo perché già mi dicono che ci siano tanti club a rischio fallimento che faranno iscrivere per far partire i campionati".
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