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gazzanet
ROMA - Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Le sue parole: "Non sono uno scienziato e non spetta a me dirlo. Quello che viene ipotizzato oggi, potrebbe cambiare domani. Purtroppo le date non le decidiamo noi, ma il virus attraverso il numero di contagi e decessi. Il semaforo verde spetta a politici e medici: bisogna rispettare le disposizioni governative e sanitarie. Io attendo, per il mio ruolo di garante di tutta l’associazione italiana arbitri, di leggere attentamente i protocolli e avere tutte le garanzie per la salute. Sono state ipotizzate delle date, il 4 maggio per la ripresa degli allenamenti e fine maggio per le partite: abbiamo davanti 40 giorni, si comincia a intravedere un po’ di luce in fondo al tunnel e io mi auguro che sia possibile riprendere, non solo per il calcio ma per l’intero Paese. Var? Sì, la società che si occupa di tutta la tecnologia ci ha assicurato che le stanze con le apparecchiature negli stadi saranno sanificate e si manterranno le distanze di sicurezza. Forse diminuirà il numero di persone: oggi sono sei, potrebbero essere meno, ma la Var ci sarà".
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