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METEORE – Da Mea Vitali a Saha: i ‘colpi’ di Lotito

redazionecittaceleste

Nove calciatori in un giorno, presi da Claudio Lotito sul fotofinish della sua prima campagna acquisti da presidente della Lazio. Che non fosse uno qualsiasi lo si era capito già da quella maxi-operazione, che portò, insieme a...

"Nove calciatori in un giorno, presi da Claudio Lotito sul fotofinish della sua prima campagna acquisti da presidente della Lazio. Che non fosse uno qualsiasi lo si era capito già da quella maxi-operazione, che portò, insieme a Tommaso Rocchi, i due Filippini, Esteban Gonzalez, Brian Robert, Anthony Seric, Sebastiano Siviglia, Leonardo Talamonti e Miguel Angel Mea Vitali. Roba da far impallidire i più navigati Zamparini e Preziosi. Talamonti, dopo 5 anni all’Atalanta, è tornato in patria e ora gioca nella seconda divisione argentina allo Sportivo Belgrano. Si tolse lo sfizio di segnare il gol vittoria dei bergamaschi proprio all’Olimpico, davanti a Lotito, nell’aprile 2009: ingrato. Gonzalez è ancora, a 36 anni, una bandiera del Club Atlético Belgrano. Ma l’argentino più famoso era Lequi, acquistato dall’Atletico Madrid, ex River Plate. Ora è svincolato, ha 33 anni, ha giocato pure in Grecia, nell’ultima stagione all’Aldovisi, nei bassifondi della Serie A argentina. Brian Robert, 30 anni è nella terza categoria argentina, al Platense. Seric, croato-australiano di 35 anni, tre mondiali alle spalle, senza mai giocare una volta sola, ora disoccupato, ha giocato nel Panathinaikos, nel Besiktas e ha chiuso nell’Olhanense in Portogallo, con dignità. Chi ricorda Oscar Lopez? Forse Mimmo Caso, che lo mise titolare nella Supercoppa Italiana contro il Milan al Meazza, con tre gol di Shevchenko. Ha proseguito poi in Spagna, al Real Betis, per lasciare a 32 anni al Go Ahead Eagles, in Olanda. In Venezuela Miguel Mea Vitali è un idolo del calcio: ha girato quasi tutta Europa da non protagonista: Grecia, Svizzera, pure Liechtenstein. Adorava Liverani, gioca al Caracas.

"VIAVAI. Delio Rossi accolse nel 2005, tra gli altri, Christian Keller, danese, e Gaby Mudingay a costo zero dal Torino, più Guilherme Siqueira, in prestito dall’Inter. Keller, dopo sole 7 presenze in biancoceleste, è finito in Norvegia, Turchia e ora si batte nella Serie A danese, al Senders. A 33 anni “Mudi” invece è all’Elche, ultima in Liga: «Alla Lazio tornerei anche domani a piedi» ha detto recentemente. Siqueira è all’Atletico Madrid con Simeone, dopo un anno al Benfica e tanto Granada in Spagna. L’anno dopo fu quello dell’intrigo Luis Jimenez, preso dalla Ternana con tutti i suoi guai di tesseramento. Ora è a Dubai da 4 anni, all’Al Ahli, dove gioca e segna tanto. Makinwa invece ha trovato un ingaggio al Gorica. Ha provato pure l’avventura cinese al Bejing Baxi, proveniente dalla Carrarese, la sua prima squadra dopo la Lazio. E “il piccolo Zidane” Meghni? È svincolato, ma per 3 anni in Qatar ha fatto davvero lo Zidane a colpi di doppiette, triplette e pure un poker di gol al suo esordio in campionato. Nel 2008-09 in gran silenzio arrivò Libor Kozak, passato lo scorso anno all’Aston Villa. Niente male i primi 5 mesi inglesi per Libor, che il 2 gennaio 2014 si è distrutto una gamba in allenamento. È fermo da un anno circa, con due operazioni pesanti subite.

"QUANTE STORIE. L’anno dopo arrivano Eliseu e il tedesco Hitzlsperger. Il portoghese preso dal Malaga ha collezionato solo 2 presenze laziali, ma ora puntano forte su di lui al Benfica. Il tedesco dal mancino violento alla Lazio neanche si è visto. Tra West Ham, Wolfsburg e Everton ha chiuso mestamente a 32 anni, dichiarando la sua omosessualità. L’anno successivo a Reja è toccato accogliere dal City lo spaesato Garrido. Dicevano battesse alla grande le punizioni, il guaio fu che avrebbe dovuto giocare per calciarle: ora è al Norwich City, da comparsa. Svincolato arrivò pure Mark Bresciano, canguro di 34 anni, da 3 in Qatar all’Al Gharafa, dopo una stagione in Arabia. Ma come dimenticare Djibril Cissè? Tra automobili stile Batman e pellicce non proprio sobrie, ha portato le sue stravaganze in giro per il mondo: dopo la Lazio, non male al Qpr, poi il Qatar e la Russia al Kuban Krasnodar. Ora gioca poco al Bastia e le gambe ancora gli danno noie. E Louis Saha? È ancora incredulo per l’ingaggio strappato al fotofinish lo scorso gennaio. Sono stati gli ultimi 500mila euro della sua carriera. Ora fa il procuratore e magari aiuterà Lotito in qualche nuova avventura di mercato a prezzi discount. (Corriere dello Sport)