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ROMA - La Lazio e il mal di big. Sembra non avere fine la maledizione che accompagna la Lazio nelle sfide contro le big del campionato. Contro il Napoli è arrivata l'ennesima sconfitta stagionale, dopo quelle contro Juventus, Inter e
Roma, più il pari contro il Milan. Solo un misero punto raccolto in sei partite contro le squadre migliori della Serie A. L'atteggiamento iniziale e alcune scelte tattiche dell'allenatore Simone Inzaghi non sono state adeguate al tipo di gara che la Lazio doveva e poteva affrontare sicuramente in maniera diversa, considerando anche che il Napoli ha dovuto fare a meno di calciatori come: Koulibaly, Hamsik, Allan e Insigne. Questo atteggiamento quasi remissivo da parte della squadra laziale ha impressionato negativamente il tecnico piacentino. Ma le responsabilità sono anche dell'allenatore, che ha voluti riproporre Luis Alberto nel ruolo di trequartista, lasciando in panchina un calciatore in ottima forma come Correa. L'argentino infatti quando è entrato sul terreno di gioco ha regalato spunti offensivi interessanti alzando notevolmente il baricentro della squadra biancoceleste, fornendo anche l'assist per il gol di Ciro Immobile. Perchè Inzaghi non vede Correa come un titolare, ma solo come un giocatore da inserire a gara in corso? Addirittura si è parlato di un presunto allontanamento dal campo da parte dell'argentino, che nella rifinitura quando ha realizzato di non partire dal 1' minuto, avrebbe abbandonato il campo, per poi tornare sui suoi passi. Da Formello però sono stati smentiti i rumors circa la forte arrabbiatura del giocatore argentino nei confronti di Inzaghi. Secondo quanto raccolto da Il Corriere dello Sport, anche Ciro Immobile, autore del gol della bandiera al San Paolo, si sarebbe lamentato all'indirizzo della panchina durante il difficile primo tempo dei suoi compagni: "Ma non dovevamo essere più offensivi?", la frase del bomber all'indirizzo della panchina e anche a qualche calciatore entrato in campo senza la giusta convinzione. La speranza è che da qui in avanti si trovi la consapevolezza nei propri mezzi e si rischi anche il tutto per tutto, visto anche l'avanzamento in classifica di Roma e Milan, con l'Atalanta che va al massimo e potrebbe insidiare la zona Champions.
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