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gazzanet
ROMA - I dettagli dell'affare de Vrij assumono contorni sempre più oscuri: un hacker avrebbe truffato la Lazio appropriandosi di circa due milioni di euro.
Era giugno 2016 il mese in cui i biancocelesti hanno versato l'ultima rata al Feyenoord per la cessione del difensore olandese. Il pagamento del cartellino infatti era stato strutturato in quattro tranche, per un totale di otto milioni di euro. L'ultima rata, però, non è mai arrivata al Feyenoord. Secondo quanto riporta Il Messaggero, un hacker francese residente in Svizzera sarebbe riuscito ad inserirsi nella trattativa, con un'identità fittizia. Non solo, spacciandosi per un dirigente della squadra olandese e aprendo un conto nella stessa banca dove erano state versate le altre rate del pagamento, è riuscito a farsi inviare gli ultimi due milioni. I biancocelesti hanno avviato una procedura legale, l'hacker è accusato di frode internazionale, truffa e sostituzione di persona. I due club coinvolti si sono rivolti al Tribunale della Uefa, a Nyon, per capire come procedere.Queste le parole dell'avvocato Gentile in merito alla faccenda: "La Lazio ha pagato, sono gli altri a non aver ricevuto. Siccome il cambio del conto corrente è avvenuto all'interno del club noi riteniamo che ci sia stata una complicità interna o non interna. Comunque non una responsabilità della squadra". Nel frattempo, parlando di calciomercato, occhio alla notizia bomba sull'Inter >>> CONTINUA A LEGGERE
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