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AGGIORNAMENTO DELLA NOTTE - Il progetto Superlega è ufficialmente messo in standby. Dopo le tensioni delle ultime ore, con i club che si sono via via tirati indietro dinanzi alle pressioni delle istituzioni, arriva una nota congiunta che sancisce il passo indietro:
"La Superlega Europea è convinta che l'attuale status quo del calcio europeo debba cambiare. Proponiamo un nuovo concorso europeo perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta è finalizzata a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l'intera piramide calcistica, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall'intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà materialmente migliorati a tutte le parti interessate del calcio.
Nonostante l'annunciata partenza dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa della pressione esercitata su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente allineata alla legge e ai regolamenti europei come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale per proteggere la Superleague da azioni di terzi. Date le circostanze attuali, riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l'intera comunità calcistica".
Sono ore concitate, le bolle informative sono completamente oberate da un solo argomento: laSuperlega. Proprio in questi minuti stanno arrivando i primi tentennamenti circa la messa in piedi della competizione che avrebbe potuto - o lo farà - rivoluzionare il mondo del calcio: pare che alcuni club siano pronti a ritirarsi dinanzi all'osteggiamento delle istituzioni calcistiche - Uefa e FIFA - e dei vari governi nazionali. Chelsea, Manchester United ed Arsenal avrebbero già annunciato il dietrofront. Potrebbero seguire Manchester City, Barcellona ed Atletico Madrid. Nella notte (alle ore 23:30 italiane) i club fondatori si riuniranno in un summit per decidere il da farsi. L'ipotesi del dietrofront è concreta. Smentite totale invece intorno alle voci di possibili dimissioni di Andrea Agnelli da presidente della Juventus.
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