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ESCLUSIVA – Anderson: “Sogno di tornare subito alla Lazio. Aspetto Tare fra oggi e domani”

redazionecittaceleste

L'olandese di origini giamaicane: "Inzaghi mi stima e mi ha detto in Germania che ci saremmo rivisti a gennaio o giugno. Non sono un esterno, preferisco giocare da quinto o da terzino

di Alberto Abbate

ROMA - Cellulare attaccato all'orecchio. Djavan Anderson è a Salerno, ma pronto a muoversi al primo squillo come un fulmine in direzione Formello, come ci confessa in questa esclusiva intervista: “Aspetto la Lazio”

Nelle ultime ore il terzino olandese di origini giamaicane dovrà vedersela pure con Romulo del Genoa e con Florent Hadergjonaj, 24enne svizzero di origini kosovare, già con 20 presenze nell'Huddersfield. Anderson però ancora ci spera eccome:

E' già un giocatore della Lazio, vorrebbe tornare subito?

“E' il mio sogno tornare alla Lazio e giocare lì dove ho firmato il contratto. Certo, vediamo che succede, ma non ho nessun problema ad aspettare anche giugno. Step by step”.

Perché aveva espresso la preferenza per giocarsi le sue chance a Salerno?

“Perché in effetti adesso sto bene qui, non mi manca niente. Tutto quello che sta succedendo e succederà farà parte del mio destino, vediamo come finirà. Se rimarrò qui significherà che era destino giocarmi le mie chance qui sino al termine della stagione”.

Cosa non è andato nei primi mesi in Campania?

“Avevamo un allenatore che non mi faceva giocare, ognuno ha le sue idee e purtroppo in campo possono scendere in 14 in una partita. Era un peccato onestamente, perché io sono venuto qui per giocare. La prima partita ho segnato, alla seconda mi sono infortunato contro il Benevento e ho perso un mese. La squadra invece non ha perso sei partite consecutive e il mister mi ha detto al rientro: 'Come faccio a cambiare qualcuno?' Come dargli torto, l'infortunio non mi ha aiutato”.

Eppure era stato eletto a Bari fra i migliori 4 difensori della serie b...

“L'anno scorso a Bari giocavamo in una certa maniera, che esaltava senz'altro di più le mie caratteristiche, ma non è che adesso ho fatto un passo indietro o mi sento un altro giocatore. Sono lo stesso, solo devo essere valorizzato”.

Come si sente valorizzato?

“Io posso fare anche l'esterno alto, ma mi sento molto più a mio agio da terzino o quinto. Da lì ho tutta la fascia”.

Ha ricominciato a giocare con Gregucci.

“Sì, lui mi fa giocare, è molto meglio la mia situazione rispetto a prima. Con lui mi sento vivo...”

Lo sa che il mister è un grande ex biancoceleste?

“Sì ma con lui non abbiamo parlato di Lazio, ma della mia Giamaica perché mi ha raccontato che c'è stato. E' una persona che vuole fare il massimo a Salerno, questo è quello che ci serve”.

Cosa le aveva detto invece Inzaghi prima di lasciarla andare?

“Appena ho firmato il contratto a Formello, Igli mi ha presentato il mister. Prima dovevo andare a Salerno, poi si è sorpreso del mio italiano e della mia rapidità di ambientamento. Inzaghi mi ha detto che mi aveva già seguito al Bari e mi aveva detto d'aspettare per vedere se c'erano infortuni e infatti alla fine all'ultimo giorno mi hanno portato in Germania. Mi sono trovato benissimo, non volevo più andare via. Ho legato con tutti. Prima della partita contro il Dortmund, ho suonato il piano e poi ho pure giocato. Inzaghi mi ha fatto i complimenti dopo la gara. Io speravo di rimanere perché poteva succedere qualcosa sul mercato. Invece alla fine mi hanno detto di andare a Salerno e tornare più forte. Mi ha detto ci vediamo o a gennaio o giugno”.

Ecco una prima data...

“Ho sentito Tare, mi ha detto che mi farà sapere cosa succederà fra oggi e dopodomani. Io sto pensando alla partita col Padova. Se succede qualcosa nei prossimi due giorni, bene. Altrimenti se ne riparlerà a giugno”.

Se il 31 gennaio, giorno della chiusura del mercato, fosse il suo compleanno, che desiderio esprimerebbe?

“Tornare alla Lazio”.

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