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ROMA - Giudizio finale, per quanto riguarda l'anno biancoceleste. Anche Massimo Piscedda ha espresso il suo punto di vista sul 2019 della Lazio. Il tecnico è soddisfatto dei trofei vinti ma spera che il raggiungimento della Champions League sia l'ultima pennellata di un quadro eccezionale.
"Complessivamente l'anno è stato più che buono. Ovviamente si può migliorare ma il 2019 è stato positivo. Due trofei sono il coronamento di una grande annata. Ora la ciliegina sarebbe l'ingresso in Champions. La Lazio è sulla squadra giusta per arrivare a certi livelli. Ieri bella festa a Formello, io nella mia carriera ha vissuto più sofferenze che gioie, le nostre folle erano diverse. Battere la Juventus due volte ha avvalorato il lavoro di questa squadra. Gli applausi per i giocatori sono meritati. Nell'87 ho avuto paura, ripensando alla nostra storia, la paura era quella di deludere i tifosi. Io da romano lo sentivo di più. Però in certi momenti è necessaria per superare l'ostacolo. Quando ti rilassi rischi la brutta figura. Inzaghi mi ricorda Lippi e Fascetti dal punto di vista della gestione del gruppo. Penso che sia il tipo di allenatore che fa poche cose e le fa bene. A Brescia convinti di vincere la partita".
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