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L'ex calciatore della Lazio, oggi al Monaco, Keità Balde Diao, ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale calciomercato.com su alcuni temi attuali del calcio. Ecco le sue principali parole:
"Dopo l'ultimo anno alla Lazio, in Italia mi volevano Inter e Juve ma le trattative non si sono concretizzate e così sono andato al Monaco. A dieci anni, quando ero al Barcellona, mi trovai a palleggiare con Eto'o, ho ancora le foto di quella giornata. Sono venuti nel mio paesino con le telecamere a fare le interviste. Eravamo in otto ad esserci allenati con lui. Incontrarlo sul campo, in serie A, è stato un sogno dopo tanti sacrifici. A fine partita ci siamo scambiati la maglia. Ne ho più di cento, ma la sua è quella a cui tengo di più. Quando sono arrivato alla Lazio ero al settimo cielo perché il mio nome usciva sui giornali, in tv. All'inizio era dura: mi allenavo con la prima squadra ma non potevo scendere in campo. Organizzavano amichevoli per me e Tounkara perché non potevamo essere tesserati, ci sono stati problemi. L'esordio in serie A contro il Chievo è stata un'emozione pazzesca, eravamo sul 3-0, e ho pensato che se non fossi entrato allora, non avrei più debuttato. Lotito? Mi ha preso a 16 anni, per me è come un padre. Una persona difficile che sta facendo un grande lavoro, ci rispettiamo e apprezziamo ancora. Abbiamo discusso come un padre con il figlio, ma tra noi non ci sono mai stati problemi. L'Italia? Lo considero il mio primo paese, quello che mi ha dato l'opportunità di diventare quello che sono oggi. E' rimasto nel mio cuore e nel futuro mi piacerebbe tornare".
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