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Arrivano altre dichiarazioni, dopo quelle rilasciate a Sportmediaset XXL, da parte del numero uno della FIGC, Gabriele Gravina, questa volta a 'Radio Anch'io Sport'. Ecco le sue principali parole:
"Al momento facciamo solo ipotesi, possiamo parlare solo di quelle perché purtroppo non ci possono essere certezze. Capisco la curiosità di chi vuole sapere quando si ripartirà, ma al momento è difficile poter fare una stima sicura. Anche se il calcio deve assolutamente ripartire, e lo deve fare nel minor tempo possibile, fermo restando che la salute è la cosa più importante. Dobbiamo darci una data, una scadenza, in modo da poter lavorare su qualcosa. Il decreto attuale scade il 3 aprile, ma è irrealistico tornare a giocare per quella data. Ho proposto di ripartire per il weekend del 2 maggio, si vedrà. Forse si dovrà andare oltre. Ho dato tre ipotesi, nel caso non si potesse tornare in campo: il congelamento della classifica, emettere verdetti con questa classifica, oppure la disputa di play-off e play-out. Lo spostamento degli europei, però, ci dà una speranza. La nostra intenzione è fortemente quella di concludere il campionato, l'obiettivo è quello lì senza discussioni. A costo di giocare ogni tre giorni, o di chiedere una deroga e finire a luglio. Ma al momento non posso escludere nemmeno l'ipotesi di un campionato spalmato su due stagioni, con le ultime partite di questa, da giocare nella prossima. Ripeto, al momento se ne possono dire tante, certezze non ne abbiamo".
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