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ROMA - Il modo migliore per elevare l'umore dei tifosi biancocelesti è guardare il bicchiere mezzo pieno, sebbene il deludente pareggio di Genova renda l'operazione piuttosto complicata. Partiamo dai dati oggettivi. La Lazio ha detto addio in maniera definitiva ai sogni scudetto, qualora fossero mai stati presenti. E' lontana dalla Champions in maniera considerevole, 6 punti dal Napoli quarto, che ha pure una partita in meno, ma all'appello mancano più di 20 partite, quindi nulla è perduto. C'è ancora da disputare un ottavo di finale di Champions contro il Bayern Monaco e una coppa Italia, da sempre trofeo in cui la Lazio si distingue. Come direbbe Delio Rossi: "Non si può buttare l'acqua con tutto il bambino".
Alcuni big vanno ad intermittenza, Milinkovic e Luis Alberto faticano a trovare continuità. Correa tra infortuni e poca lucidità sotto porta non sta dando il contributo che ci si aspettava da lui al terzo anno nella capitale, ma una luce permane e brilla ancora in maniera fulgida. Si tratta di Ciro Immobile, Scarpa d'Oro in carica, che continua a timbrare il cartellino con una regolarità impressionante. Sono 140 i centri con la maglia della prima squadra della capitale, Piola dista soltanto 19 reti. Con il gol segnato contro il Genoa, King Ciro è andato a segno per l'undicesima volta consecutiva in trasferta. Un vera e propria sentenza che gli ha permesso di recuperare posizioni anche nella classifica marcatori, dove il bomber biancoceleste occupa il terzo gradino del podio dietro a Ronaldo e Lukaku. Sarebbe bello avere accanto a Immobile almeno un altro attaccante che possa arrivare in doppia cifra con facilità, sono lontani i tempi in cui anche i centrocampisti biancocelesti contribuivano in maniera consistente al bottino di gol. Non solo Ciro insomma, servono altre certezze per sognare in grande.E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<
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