ROMA - Nella giornata di ieri il Torino ha deciso di sospendere la seduta d’allenamento a causa dell’aumento dei casi positivi in squadra. Al momento sarebbero sei i tesserati positivi certi, più uno dubbio a cui si aggiunge un membro dello staff medico. Una contagiosità fin troppo sospetta e repentina per non far scendere in campo la Asl di Torino con effetto immediato: la gara di venerdì sera contro il Sassuolo verrà cancellata e riprogrammata forse al 10 marzo e il viaggio a Roma di martedì prossimo per la trasferta con la Lazio è a forte rischio. Anche se il protocollo della Figc spinge e pretende che le squadre debbano giocare se hanno almeno 13 giocatori a disposizione. Purtroppo però il caso Napoli (vittorioso al tribunale del Coni) con la Juve ha creato un precedente, che ora rischia di compromettere tutto il campionato corrente.
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Lazio-Torino verso il rinvio: l’Asl pronto a fermare i granata
La squadra di Cairo non giocherà senz'altro col Sassuolo, ma a rischio c'è anche il match infrasettimanale nella capitale
La Asl può avere la meglio e ragione, fermare quindi tutte le gare. Anche perché teme che si tratti di una variante del covid per velocità dei contagi in gruppo e quindi avrebbe disposto già una settimana di isolamento. Luci spente dunque venerdì sera con il Sassuolo e attesa di capire il destino di Lazio-Torino, di fronte a un solo nuovo caso, non ci sarà il faccia a faccia tra Inzaghi e Nicola. Sono attese il prima possibile anche novità dalla Lega.
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