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ORE 15:55 - Ora c'è anche l'ufficialità:“Lazio - Torino sub iudice”. Così recita il comunicato della Lega Serie A relativo alle decisioni del Giudice Sportivo per le ultime gare della sesta giornata di ritorno del campionato italiano.
ROMA - Gara non disputata in campo, Lazio-Torino si gioca davanti al Giudice Sportivo. Il club granata ha comunicato ieri il preannuncio di ricorso (da presentare entro domani) che richiama l’articolo 55 delle NOIF, ovvero all’impedimento per cause di forza maggiore individuate nelle indicazioni della Asl di Torino. Si tratta in realtà di un adempimento formale necessario per la successiva ammissibilità del reclamo del club di Cairo in caso di 3 a 0 a tavolino, ma è anche un modo per bloccare la decisione di Gerardo Mastrandrea chiamato a riconoscere l’impedimento prima del suo pronunciamento. Che a questo punto non sarà oggi, ma slitterà almeno a martedì per consentire le 48 stabilite per le controdeduzioni della Lazio: Lotito continua sostenere che il Torino si era già giocato un bonus col Sassuolo. Eppure anche la Lega sembra già sapere che il Giudice Sportivo constaterà l’impossibilità di prendere parte all’evento e dunque dirà di fissare una nuova data per il recupero. Ecco perché il presidente Dal Pino, pur di non scontentare nessuno (comprese Cagliari e Parma, scese per il Covid senza mezza rosa in campo) e di salvare il Protocollo, non ha disposto nessun rinvio sapendo comunque di poter fare recuperare la gara il 7 aprile come unico buco. Forse però non sono stati fatti i conti con Lotito. Il preannuncio di reclamo del Torino è stato recapitato dall’avvocato Chiacchio anche alla Lazio. Così l’avvocato Gentile annuncia al riguardo: «Ci difenderemo davanti al Giudice Sportivo perché abbiamo l’interesse che ci venga assegnata la vittoria di un match che andava disputato». Tradotto: è pronto a far valere le proprie ragioni, il club capitolino, sino all’ultimo.
MINACCIA
Non aspettava altro, Lotito. Gli vengono contestate dalla Procura Federale violazioni del Protocollo, ora pretende lo stesso rispetto. Ed è pronto a d andare fino in fondo: si costituirà come parte civile, la Lazio, a differenza della Juve col Napoli, che aveva assistito come spettatore esterno. Se non dovesse essere assegnato il 3 a 0 a tavolino, sarebbe invece il presidente biancoceleste a fare ricorso alla Corte Sportiva, poi al Collegio di Garanzia e poi addirittura al Tar pur di far valere il suo pensiero. Così i tempi rischierebbero di paralizzare l’intero campionato perché Lazio-Torino da rigiocare (quando?) potrebbe anche compromettere la classifica finale in ottica sia salvezza che Champions. Un pericolo che fa tremare anche la Figc e l’appena rieletto presidente Gravina per il futuro. E non è un caso che si stia comportando così, proprio Lotito.
Cittaceleste.it
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