ROMA - L’eco dell’amaro commento di Lulic risuona il giorno dopo la sconfitta di Bologna, la seconda in cinque giorni per la Lazio. «È mancata la reazione, ora qualche domanda dobbiamo farcela. Anche a giocatori come Milinkovic e Luis Alberto – ha detto il capitano – ogni tanto farebbe bene saltare una partita». In casa Lazio è finita sotto accusa la gestione della rosa da parte di Inzaghi, che nella settimana con tre impegni ravvicinati ha fatto giocare praticamente sempre gli stessi. E a Bologna – dopo Sampdoria, Udinese e Hellas Verona – ancora una volta, a ridosso dell’impegno in Champions, i biancocelesti hanno perso punti contro squadre sulla carta inferiori.
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Lazio, ora anche il rinnovo d’Inzaghi è un caso
La volontà del tecnico è di rimanere alla Lazio, eppure continua a non firmare il contratto che ha in mano
Ovviamente scontento Lotito, non si aspettava la caduta di sabato. Il presidente, come successo altre volte in passato, contesta al tecnico le mancate rotazioni nella formazione. Tra i due, scrive Repubblica, rimane ancora aperto il capitolo rinnovo: a 4 mesi dalla scadenza, Inzaghi non ha ancora siglato il contratto inviatogli da Lotito da settimane. L’accordo fino al 2024 c’è, ma i documenti non sono stati firmati. Nonostante De Laurentiis continui a tentare l’allenatore (triennale a 4 milioni netti a stagione), Inzaghi ha deciso di restare a Roma. La volontà è chiara, ma questo continuo rinviare l’ufficialità è diventato un caso.
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