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ROMA - Tremate, tremate, le furie di Lotito son tornate. E pensare che in mattinata Acerbi, presente insieme a lui all’Olimpico per un’iniziativa contro la violenza sulle donne, aveva ironizzato sul discorso alla squadra, che avrebbe fatto nel pomeriggio il presidente. Il solito, ma c’è poco da ridere, dopo 4 sconfitte nelle ultime 5 gare. Sono tutti in discussione e, come spesso accade, ecco lo scarica barile. C’è qualche frizione pure fra gli amici Inzaghi e Tare, scaturito ieri in un primo vis-a-vis a bordocampo durante la seduta post-Juve. Succede prima della strigliata di Lotito che, piombato a Formello alle 15, attende la fine dell’allenamento per parlare. Mancano ancora 12 giornate, più il match col Torino da sistemare, guai a gettare la rincorsa Champions alle ortiche.
La classifica non è compromessa irrimediabilmente, ma ora la Lazio deve tornare a giocare e smetterla di mugugnare. Lotito non vuole più alibi, bisogna vincere col Crotone: «Sono deluso perché avete perso lo spirito nonostante vi abbia messo nella miglior condizione possibile. Ho pagato in anticipo due mesi di stipendi e voi avete mollato. Venerdì voglio vedere un’immediata reazione». Più di mezz’ora di confronto nello spogliatoio, quasi sino alle 18, quando i giocatori escono tutti insieme.
Cittaceleste.it
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