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ROMA - I risultati strepitosi che sta ottenendo la Lazio hanno acceso i riflettori sui biancocelesti, ritenuti nell'undici titolare una squadra che può giocarsela con tutti, ma che nelle riserve risulta mancante di profili validi. La partita di Supercoppa vinta contro la Juventus dovrebbe aver in parte smentito questa teoria. Entrano in campo Cataldi e Parolo per Leiva e Luis Alberto, il punteggio è fermo sull'1 a 1, al termine della gara lo score reciterà 3 a 1 per i capitolini. Una delle ulteriori critiche che veniva mossa al team di Inzaghi era di essere Immobile-dipendente, "se non segna lui la Lazio non ha soluzioni", sono tre gare che il capocannoniere della serie A non timbra il cartellino e sapete come sono andate a finire? Tutte con la vittoria della prima squadra della capitale. Neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto sperare di battere la Juventus due volte in due settimane. Neppure il più pazzo degli ottimisti di fede laziale avrebbe potuto sognare di farlo con 6 goal all'attivo, timbrati da sei giocatori diversi. Indovinate un po', nessuno di loro fa di cognome Immobile. Non serve aggiungere altro.
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