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Dolce sorpresa per Ciro Immobile
ROMA - Visibilmente emozionato e commosso, Immobile mostra a tutti la sua scarpa d'Oro. Se l'abbraccia nella sala Giulio Cesare del Campidoglio: "L' avevo vista solo dalle foto la Scarpa d'Oro e vederla così da vicino è una soddisfazione enorme. È emozionante perché leggere il tuo nome vicino a quello di grandi campioni ti riempie di orgoglio. Poi ricevere un premio qui, in questa sala, è emozionante. Con i tifosi sarebbe stata un’altra cosa, la dedico soprattutto a loro che stanno soffrendo nel non vederci allo stadio". Al popolo biancoceleste, ma anche alla famiglia che lo ha cresciuto e lo sostiene ogni giorno: "Quello che sono lo devo a loro per quello che mi hanno insegnato nella vita prima che nello sport. Non ho mai sentito la loro mancanza perché erano sempre con me anche con 10 telefonate al giorno. Ho cercato di creare la mia famiglia in base a quello che mi hanno insegnato loro. Vado orgoglioso di quello che ho creato fuori dal campo, quello che succede dentro è il frutto di quello che ho creato con loro. Tutta la squadra deve sentirsi vincitrice di questa scarpa d’oro. Non ha mai pensato di poterla vincere da solo, mi hanno aiutato i compagni i tifosi e la famiglia".
Lotito si è complimentato per questo straordinario traguardo, che rende lustro alla Lazio: "Alle parole del presidente mi sono emozionato, i complimenti dal punto di vista calcistico mi fanno piacere ma è una cosa soggettiva, l’essere uomo è oggettivo e quello che ha detto il presidente per me vuol dire che sono diventato una brava persona e un bravo uomo. Questo mi permette anche di vincere". E d'essere un esempio anche per le giovani leve: "Vorrei ringraziare Riccardo Chucchi e tutte le persone che hanno speso belle parole per me. Mi riviene in mente la mia storia, so da dove sono partito e ho sempre saputo dove volevo arrivare. Questo è il messaggio da mandare ai ragazzi di oggi. Ognuno di noi deve credere nei propri sogni e deve farlo fortemente. Come lo ho realizzato io, possono farlo tutti".
RIPRESA COL CROTONE
Ora Ciro deve riprendere la miglior condizione e guidare i compagni di nuovo in Champions come nella scorsa stagione: "Dobbiamo riprenderci, stiamo vivendo un momento di flessione che ogni tanto ci sta. Stiamo facendo cose eccezionali insieme dopo 5 anni. La nostra è una famiglia che va nella stessa direzione e resta unita soprattutto in questo momento. Abbiamo parlato con il presidente e siamo contenti di avere questa partita venerdì per ripartire. Il pensiero va anche all’Europeo, è una cosa in più che cerco a tutti i costi". Immobile deve tornare a segnare e sbloccarsi. La rete gli manca di cinque match consecutivi: "Sono molto scaramantico, ora che mi sto avvicinando al grande traguardo di Piola tutti mi chiedono cosa avremmo dovuto fare per festeggiare ma io gli dico di aspettare e organizzare dopo. Da quando sono qui leggo la storia della Lazio, chi mi ha colpito di più è stato Chinaglia, come passione Signori, come modo di giocare Bruno Giordano. In campo era uno a cui non piaceva perdere, un rompiscatole, un po' mi rappresenta. Gol più bello? A livello di emozione il gol allo Juventus Stadium o quello al Napoli. A livello di bellezza quello di Cagliari mi rappresenta di più perché è puro istinto".
Cittaceleste.it
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