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ROMA - Ai microfoni di Radio Punto Nuovo, è intervenuto Gianmichele Gentile, avvocato di Lotito: “La Procura ha impostato queste accuse nei confronti della Lazio - di Lotito e dei due medici - partendo dal presupposto che è una lettura, secondo noi sbagliata, dei protocolli che sono stati emessi dalla FIGC, dal Ministero della Salute e dalla UEFA per lo svolgimento della Serie A e della Champions League. Secondo quanto dicono le norme, nell’eseguire i tamponi, il laboratorio comunica il risultato del tampone all’ASL la quale a sua volta lo comunica alla società ed agli interessati, dando loro le istruzioni su come comportarsi.
NORME UEFA
Prosegue il legale biancoceleste: "Secondo l’ipotesi avanzata dalla Procura, il laboratorio doveva comunicare i risultati alla società che, a sua volta, doveva comunicarli all’ASL. Partendo da qui, noi abbiamo tutti i tamponi eseguiti dal laboratorio di Avellino che sono stati comunicati alla Regione Campania ed alla Regione Lazio attraverso una piattaforma e successivamente comunicato alla società ed ai singoli. Nel protocollo UEFA è previsto che il laboratorio che esegue l’analisi - unico in tutta Europa - comunica il risultato alla Regione Toscana, per ciò che riguarda i calciatori italiani e se trova un calciatore di una squadra straniera positivo, non cerca l’autorità sanitaria competente, ma lo comunica al club. Se fosse stata rilevata una situazione di positività, in Belgio, la comunicazione sarebbe arrivata alla Lazio che avrebbe dovuto avvisare la Regione.Tutto ciò è avvenuto in Italia, pertanto sosteniamo che la comunicazione alla Regione è quanto previsto dai protocolli".
Cittaceleste.it
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