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Miroslav Klose, ex attaccante della Lazio
ROMA - Tutta allo stadio però la festa del gol del presente, ma anche di un glorioso passato recente. A Roma torna la leggenda Klose, il grande ex che ora si occupa proprio della fase offensiva del Bayern. Per omaggiarlo in tribuna Autorità verranno esposte con una mostra ad hoc di “Lazio Museum” tutte le maglie indossate dall’attaccante in biancoceleste, dalla prima nel 2011, il 9 settembre. Peccato si sia lasciato così male con Lotito e Tare, senza che in questi anni ci sia mai stata una riconciliazione. Inzaghi però non dimentica questo campione: «Ricordo quando fu importante nelle mie prime 7 partite. Rivederlo sarà un piacere». Flick lo considera un’arma in più per scardinare il gioco biancoceleste, ma Simone risponde: «Questa è una partita sulla carta ingiocabile, ma in altre sfide in cui eravamo sfavoriti abbiamo comunque dato filo da torcere. Dobbiamo considerare i 180’ e restare aggrappati alla qualificazione. Consideriamo il Bayern il coronamento di un lungo percorso in cui abbiamo vinto titoli e siamo pronti a giocarcela in modo spensierato e umile».
FORMAZIONE
Nessun vantaggio al Bayern dalle ultime prove, ma è difficile che Inzaghi possa decidere di coprirsi (con l’ipotesi Akpa Akpro al posto di Correa) e rinunciare alla migliore formazione. Dunque in vantaggio il Tucu al fianco d’Immobile. Milinkovic, Leiva e Luis Alberto in mediana, con Lazzari e Marusic sulle fasce. Dietro, come contro la Samp, Patric e Musacchio pronti a sostituire Radu e Luiz Felipe. Solo l’eventuale inserimento di Hoedt al centro farebbe scivolare Acerbi a sinistra nello scacchiere. Proprio lui che ha già fermato Lewandowski in Italia-Polonia in un recente precedente. Fra i pali l’ex Reina, ma Strakosha potrebbe finalmente strappare la convocazione.
Cittaceleste.it
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