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ROMA - Dici bomber e ti vengono in mente subito le facce di quei due lì, Ciro Immobile e Fabio Quagliarella, capocannoniere il primo nell'annata 2017-2018 (29 reti al pari di Icardi) e in vetta anche quest'anno con 20 realizzazioni, miglior marcatore della passata stagione il secondo con 26 goal. I due centravanti campani, nati a pochi chilometri di distanza, sono da anni sulla cresta dell'onda. Per loro parlano i numeri, 119 reti in serie A per il laziale (197 totali) e 158 per il sampdoriano (217 totali), per uno score complessivo di 414 centri. Roba da capogiro. Compagni di Nazionale, non sono mai riusciti a giocare per più di un mese nella stessa squadra, pur essendosi sfiorati a più riprese. L'ultima volta è accaduto a Torino, quando Cairo decise di riportare all'ombra della Mole il figliol prodigo da Siviglia, proprio Ciro soffiò il posto da titolare a Quagliarella, che poco dopo venne ceduto a titolo definitivo alla Sampdoria. Il bomber biancoceleste ha già infilato i liguri ben 9 volte in carriera (si tratta della sua vittima preferita), ma anche il centravanti blucerchiato non scherza, ha bucato la porta capitolina 7 volte.
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