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ROMA - Il titolo è chiaramente provocatorio, o forse no. Le undici vittorie consecutive in campionato giustificavano il largo ottimismo mostrato alla vigilia del derby della capitale da parte dei tifosi biancocelesti. Nel girone d'andata la Lazio si è dimostrata nettamente superiore alla Roma, ma la sconfitta di Coppa Italia contro il Napoli, nonostante fosse stata condita da un'ottima prestazione, aveva lasciato presagire qualche scricchiolio. Magari un po' di stanchezza da parte della vecchia guardia, Lulic e Immobile in primis, un momento di appannamento da parte di Milinkovic e i rebus Correa e Luis Alberto. La sfida con i giallorossi non ha chiarito del tutto i dubbi, il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno?
Si sta verificando un calo fisiologico nella rosa di Inzaghi o è sciocco sostenere una teoria del genere, dato che in campo ci sono anche gli avversari e Napoli e Roma hanno dato adito a tutte le loro riserve mentali e fisiche per tenere testa ad una Lazio lanciatissima? L'altra faccia della medaglia è più lucida, non si può vincere sempre, Juventus docet, ma si possono ottenere i risultati migliori per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il goal di Acerbi che ha restituito la parità ai biancocelesti potrebbe rivelarsi decisivo per la corsa Champions. Incredibilmente è arrivata anche la sconfitta dei campioni d'Italia ed il conseguente avvicinamento alla vetta dei capitolini. Mancano 4 giorni alla chiusura del mercato, se la società vuole donare qualche certezza in più all'ambiente, deve sforzarsi di regalare ad Inzaghi un paio di rinforzi di qualità a centrocampo.
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