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ROMA - Il difensore biancoceleste Francesco Acerbi si racconta in una diretta Instagram con la pagina "Che fatica la vita da bomber":
Il rapporto con Immobile - Non ce la faccio più, per fortuna si intravede una luce riguardo al calcio. Il mio amore per Immobile è nato per caso, lui adora le mie coccole e le mie attenzioni. In partita spesso gli predico che segnerà, gli dico "Oh Ciro, è ora" e dopo poco lui segna, è successo un paio di volte di fila.
Vita privata - Sono single per colpa mia, ho un carattere difficile, penso solo al calcio. A 32 anni mi piacerebbe una famiglia con dei bambini.
Goal al derby - All'inizio non me ne ero accorto, pensavo fosse fuori. Non ho provato particolari emozioni.
La malattia - Non potevo dirlo alla mia famiglia, sono andato in bici a schiarirmi le idee. Per fortuna ho fatto l'operazione dopo pochi giorni, ma non avevo capito la lezione. La seconda volta quando ho fatto la chemio l'ho sentita parecchio, è stata la svolta per la mia carriera.
Il record di presenze - Quando ho preso quel cartellino a Napoli non ho pensato al record, ma al fatto che avevo lasciato la squadra in 10 e che poi avremmo giocato contro il Milan. Rocchi mi ha detto di non pensarci. La prima ammonizione non c'era, sulla seconda l'arbitro avrebbe potuto essere più flessibile.
Esperienze all'estero - Sarei potuto andare al Leicester o allo Zenit da Mancini. Non volevo andare via dal Sassuolo per riconoscenza, durante la malattia mi hanno aiutato molto.
Consigli ai giovani calciatori - Consiglio di non fare i miei stessi errori, se vogliono fare i calciatori di concentrarsi solo su quello e non seguire la direzione sbagliata. Le serate vanno evitate.
Sguardo al futuro - Mi vedo come allenatore, mi piace stare con il gruppo e insegnare ai giovani. Ho questa idea in testa da un po'.
Giovani più promettenti - Zaniolo mi fa impazzire, è un animale. Mi piace anche Tonali. La differenza per diventare grandi la fa la costanza.
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