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Dino Zoff
Allenatore e presidente della Lazio calciatore del Napoli prima ancora e più in generale leggenda del calcio italiano. Dino Zoff è un doppio ex della partita in programma questa sera allo stadio Olimpico tra biancocelesti e partenopei, con bis in programma domenica sera al Maradona: “Un’anomalia che renderà i due confronti ancora più accesi ed anche più incerti” assicura l’ex portiere alla Gazzetta dello Sport.
Zoff, che partite saranno i due match tra Lazio e Napoli di oggi e di domenica?
“Saranno due sfide molto interessanti e mi auguro anche spettacolari. Lazio e Napoli sono due squadre che stanno facendo molto bene sia dal punto di vista dei risultati sia da quello del gioco. Mi aspetto due partite di alto livello tra due formazioni che faranno pochi calcoli e cercheranno di prevalere l’una sull’altra”.
È rimasto più sorpreso del Napoli in vetta alla classifica o della Lazio in zona Champions?
“Non più di tanto da nessuna delle due cose. È sempre difficile fare delle previsioni, ma ero sicuro che le due squadre avrebbero fatto bene perché sono guidate da due ottimi allenatori e composte da giocatori di tutto rispetto”.
Conte ha rivoltato il Napoli come un calzino.
“È il suo modo di lavorare. Non era facile ripartire dopo una stagione molto deludente come quella passata. Conte ci è riuscito con i suoi metodi che sono sempre efficaci. Non mi meraviglia affatto che gli sia bastato così poco tempo”.
E Baroni?
“Anche lui sta facendo qualcosa di straordinario, come già aveva fatto l’anno scorso a Verona. La Lazio è stata completamente rinnovata in estate, sono andati via i giocatori più importanti. Ma lui non ha fatto una piega ed è stato capace in pochissimo tempo di creare un gruppo molto competitivo”.
Secondo lei le due squadre possono crescere ancora?
“Assolutamente sì. Siamo solo nella parte iniziale della stagione. Tanto il Napoli quanto la Lazio possono fare ancora meglio sia nel collettivo sia nei singoli”.
A proposito di questi ultimi. Chi l’ha sorpresa di più?
“Nel Napoli sono tornati a brillare gli eroi dello scudetto, i vari Kvaratskhelia, Di Lorenzo, Lobotka. Ma anche i nuovi, come McTominay e Neres, sono interessanti. Nella Lazio sto ammirando Guendouzi e T avares, ma anche Rovella e Zaccagni. E il solito Pedro”.
E poi tra i pali ci sono Meret e Provedel, friulani come lei. La sua Terra continua a sfornare grandi portieri...
“Bravi tutti e due. Ormai sono da un po’ di anni a grandi livelli. Il fatto che siano anche loro friulani mi fa ovviamente piacere. Noi siamo gente che parla poco e che bada soprattutto ai fatti. E forse queste sono caratteristiche che ben si adattano al ruolo di portiere”.
Stasera entrambi lasceranno posto ai rispettivi vice, Caprile e Mandas. E, più in generale, Lazio e Napoli saranno quasi completamente diverse da quelle che giocano in campionato. Condivide la scelta dei tecnici?
“È comprensibile che lo facciano. Si gioca ogni tre giorni e poi c’è l’esigenza di dare una chance a tutti i giocatori a disposizione. Ma penso che poi, a partita in corso, vedremo in campo anche molti titolari”.
Napoli favorito vista la classifica?
“Sulla carta ha qualcosa in più della Lazio ed ha anche più alternative. Ma la squadra di Baroni sta facendo davvero bene e gioca in casa. Credo che, almeno per questa prima partita, non si possa dire che ci sia un favorito. Sarà una sfida molto equilibrata”.
In campionato sarà però il Napoli a giocare in casa.
“E proverà a restare in testa alla classifica. Ma la Lazio gli renderà la vita difficile pure al Maradona”.
Per lo scudetto Conte deve temere solo Inter e Atalanta?
“No. È ancora troppo presto per dire che la lotta per il tricolore si ridurrà a queste tre squadre. Finora sono quelle che hanno fatto meglio, ma la stagione è lunghissima. Occhio a Juventus e Milan che secondo me sono ancora in tempo per tornare a lottare per lo scudetto. E poi la stessa Lazio, insieme con la Fiorentina, può recitare la sua parte”.
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