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Zaccagni già centrale nella Lazio di Baroni: ora punta a sbloccarsi in trasferta

Zaccagni
Il nuovo capitano e numero 10 è già centrale nei piani tattici di Baroni: ora punta a interrompere il digiuno al gol lontano dall'Olimpico
Edoardo Pettinelli Redattore 

Numero 10, capitano e uno dei leader tecnici. La società gli ha conferito fiducia e lo ha reso uno dei "vecchi" da cui ripartire nella nuova Lazio e per Mattia Zaccagni è iniziata una stagione con più responsabilità. Le ha volute lui in primis, ereditando la maglia di Luis Alberto. La società e Baroni, poi, con la decisione di promuoverlo capitano, lo hanno scelto come erede di Immobile per guidare la squadra come nuovo leader e riferimento assoluto.

Con il nuovo allenatore, Zac è già diventato centrale per le idee tattiche biancocelesti. Su quella corsia mancina è spesso il regista offensivo avanzato delle azioni biancocelesti, sempre nel segno della continuità. Lo dimostrano i numeri: è il giocatore della rosa con più duelli vinti in Serie A (22), quello che ha subito più falli (12) e il calciatore di movimento più impiegato da Baroni (451 minuti). Il nuovo asse mancino con Tavares sta funzionando e dando le risposte sperate.

Gli manca soltanto di tornare a gonfiare le porte avversarie. Il suo bottino stagionale, per uno delle sue qualità, è ancora ancora troppo poco, con il solo gol segnato contro il Venezia e i due assist contro il Verona. Vuole tornare a lasciare il segno, soprattutto in trasferta, dove il gol manca da sei mesi. Ma l'Arciere è carico, non resta che scoccare di nuovo una freccia lontano dall'Olimpico.