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WOMEN | Lazio, Mancuso: “Grassadonia il migliore. Contro il Chievo…”

Le parole ai canali ufficiali del club biancoceleste di Giulia Mancuso, difensore della Lazio Women, sul momento stagionale della squadra

La Lazio Women ripartirà domani contro il Chievo, calcio d'inizio fissato per le 14:30 al Mirko Fersini di Formello. Le ragazze biancocelesti vogliono voltare pagina dopo il primo ko stagionale contro il Cesena e difendere il primo posto in classifica a pari merito con Cesena e Ternana. Ai microfoni ufficiali del club biancoceleste è intervenuta Giulia Mancuso, che ha fatto il punto sulla stagione e si è raccontata. Queste le parole della calciatrice biancoceleste.

“La sconfitta con il Cesena? Una partita in cui abbiamo dato tutto. Potevamo fare meglio, abbiamo sbagliato tanto: abbiamo creato tanto, con tanti tiri in porta e conclusioni e c'è il rammarico di non essere riusciti a sbloccare la partita. E il Cesena ha avuto giusto 2 occasione in tutta la partita ed è riuscita a fare gol in entrambe le occasioni. Il 2-0 è un risultato esagerato. Purtroppo non sono arrivati i tre punti e ci dispiace molto. La prestazione è stata importante ma non è stata una prestazione da Lazio. Perché quello che ci aspettiamo e che si aspettano tutti è di vincere tutte le partite. È stata una partita storta in cui la palla non voleva entrare. Spero sia l'unica gara che va così, meglio che è arrivata all'inizio che a fine campionato, quando ti giochi la possibilità di salire in Serie A.

Sono contenta che la difesa sia un reparto consolidato. Stiamo facendo bene, il mister è contento di noi. Mi sono ambientata bene, arrivavo da Cesena, una squadra che ha altri obiettivi rispetto alla Lazio. Sono contenta di riuscire a dare il mio contributo. Come favorite si parla soprattutto di Lazio e Parma. E poi c'è la Ternana, mentre il Cesena è un po' la sorpresa di queste prime giornate. Anche se siamo solo all'inizio, nel periodo primaverile si vedranno le squadre che potranno dire la loro per le sorti del campionato.

Il mister credo sia il miglior allenatore che abbia mai avuto. Ci sta dando tanto soprattutto dal punto di vista difensivo. È molto meticoloso, cura tanto i dettagli della linea, dei movimenti. Sto crescendo molto, dobbiamo migliorare ancora tanto. Domenica abbiamo concesso un gol su un nostro errore e ci sono degli automatismi sbagliati che uno continua ad avere. Ma con il lavoro possiamo toglierci e acquisire i movimenti corretti da effettuare. Come la prima squadra difendiamo sulla palla, non sull'uomo. Ci sono giorni in settimana in cui ci dividiamo per reparto e occupiamo un'ora, un'ora e mezza buona per lavorare sui movimenti difensivi. Dietro hai più movimenti standard, mentre davanti c'è più spazio per la fantasia. 

Durante la giornata ci alleniamo parecchio la mattina, siamo qui fino a mezzogiorno e mezza. Il pomeriggio studio, sto finendo il secondo anno di magistrale. Sto scrivendo la tesi, nel pomeriggio mi occupo di questo. Sto studiando, non so bene ancora quello che sarà il mio futuro. Ora mi sto concentrando molto sul calcio ed è il motivo per cui sono qui a Roma. Quello che studio riguarda il corpo umano, l'allenamento. Studiare mi aiuta molto.

Il settore giovanile femminile è in crescita ed è importante che società importanti come la Lazio ci investano. Il livello si sta molto alzando, prima non c'erano queste grandi società per far crescere le bambine. Conosco bambine del mio paese, di Bruino, dove abito io in provincia di Torino. E in questi piccoli paesi non ci sono grandi società dove poter crescere. Per esempio io sono cresciuta lì con i maschi, non facevo parte di una squadra femminile. Mi ha aiutato nella formazione del carattere ma ora il calcio sta cambiando. Quando ero bambina non c'era questa prospettiva, non era neanche immaginabile. Ora ci sono prospettive diverse, per poter giocare a calcio come primo lavoro. Sono orgogliosa di potermi allenare in un centro come Formello, non tutti hanno questa possibilità. 

La passione per il calcio credo me l'abbia passata mio padre. Da quando avevo 7 anni ho iniziato con la squadra del mio paese e ho fatto le giovanili fino ai 14 anni e poi ho iniziato a giocare con le ragazze. Da piccola mi ispiravo più ai calciatori maschi. Nasco come centrocampista, come mezzala, il mio giocatore preferito era Kakà. Ora magari le bambine hanno come idoli le calciatrici di Serie A, per noi era un po' diverso. Ora il calcio femminile è più conosciuto, quindi per le bambine è più facile venirne a conoscenza. Quand'ero bambina neanche sapevo quali squadre giocassero la Serie A femminile. 

Stiamo preparando la partita contro il Chievo come tutte le settimane, guardando video e curando i minimi dettagli. Il Chievo sarà ostico da affrontare e non dobbiamo sottovalutare l'avversario. Giochiamo in casa, abbiamo un motivo in più per vincere. Oltre lo studio spesso ci vediamo con le altre compagne di squadre. Vivo con Adriana Gomes, stiamo spesso insieme anche con altre nostre compagne ci vediamo al di fuori. Siamo un gruppo molto affiatato ed è molto importante. Molto spesso facciamo cene, siamo un bellissimo gruppo e questo ci aiuta anche sul campo. L'obiettivo è vincere, speriamo di riuscirci, è quello che vogliamo e desideriamo tutti. Per questo ci dispiace per aver perso tre punti alla nostra portata contro il Cesena”. 


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