Lazio, la vittoria nel derby? E’ una grande notizia per diversi motivi…

C'era un solo modo per rianimare la stagione, ed era vincere il derby. E c’era un solo modo per vincere il derby, ed era quello di segnare per primi. La Lazio torna protagonista grazie ai suoi talenti, alla maggior propensione al sacrificio, alla lettura della partita del proprio allenatore.Sarri ha dato una lezione di calcio a Mourinho, ma al tempo stesso ne ha ricevuta una dal derby: i calciatori più talentassi vanno messi nella condizione migliore per poter rendere al massimo. E così è stato: con Felipe Anderson, Pedro, Immobile, Milinkovic e Luis Alberto capaci di organizzare una manovra offensiva mortifera.

Sarri ha intuito le criticità della sfida, ha disarmato Abraham, costringendolo a giocare sempre con le spalle alla porta laziale. Ha abbassato il baricentro della propria squadra togliendo spazio vitale alla Roma, ha vinto grazie alle rapide ripartenze dei suoi giocatori. I trequartisti giallorossi si sono persi nel traffico, risultando inermi tra le fitte maglie biancocelesti. Il resto ce lo ha messo Mourinho ha avuto la colpa di dirottare per tutto il primo tempo Zaniolo sulla destra, togliendolo dalla zona nevralgica del campo. El Shaarawy inerme, Mkhitaryan impalpabile, Veretout e Cristante stretti nella morsa di Milinkovic, Leiva e Luis Alberto supportati dai due esterni offensivi.

La vittoria del derby - al di là dell’aspetto morale - può cambiare radicalmente la stagione. A patto che Sarri continui a puntare sui suoi uomini migliori - quando è entrato Akpa Akpro, la Lazio non è più uscita dalla propria metà campo - a patto che continui a sfruttare al meglio le qualità dei suoi uomini migliori. La Lazio non potrà mai essere come il Napoli, ma potrebbe diventare una squadra ugualmente efficace. Le caratteristiche dei suoi uomini sono diverse, e per questo va cercata una chiave differente per trovare gioco e risultati.

Sono tante le cose da migliorare, in primis la fase difensiva che ancora oggi non offre necessarie garanzie; due gol contro il Milan, due gol contro il Cagliari, uno subito con il Torino, altri due nel derby. E' scontato che là dietro qualcosa non funziona ancora al meglio. E non dipende unicamente da quel reparto, ma anche e soprattuto dal lavoro dei centrocampisti e dagli esterni offensivi che dovranno sacrificarsi anche in fase di non possesso. Per migliorare tutto questo, servirà ancora tempo, ma la vittoria nel derby è un bonus che vale almeno un mese di serenità. E in questo momento, non è poco.