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Verticalità e calcio offensivo: alla scoperta del Twente, il club salvato… dalla birra

Stadio Twente
Il prossimo avversario della Lazio in Europa League punta sul De Grolsch Veste: fattore in campo e sugli spalti. Gli olandesi giocano così
redazionecittaceleste

Di Gianluca Mattalini

Tanto lavoro, poche chiacchiere. A parlare ci pensano i fatti: è questo il modus operandi che da sempre muove e rappresenta a pieno le circa 170mila anime che popolano Enschede, situata al centro della sottoregione di Twente. Cittadina di confine, a quasi 200 chilometri dalla ben più famosa Amsterdam e a soli 10 dalla Renania (la zona sud-occidentale della Germania), quasi più tedesca che olandese. E, dal primo luglio del 1965, tra tulipani e musei, a Enschede rotola anche il pallone: a metà anni sessanta infatti nasce il Twente, la prossima avversaria della Lazio in Europa League.

Nonostante sia una squadra giovane, il Twente ha avuto modo di scrivere il suo nome nella storia del calcio olandese. Una Eredivisie conquistata nella stagione 2009/2010, ben 3 KNVB Beker (la Coppa d'Olanda) nel 1977, 2001 e 2011. Chiudono il palmares 2 Johan Cruijff Schaal (Supercoppa d'Olanda) nel 2010 e nel 2011. Sebbene non sia una delle 3 grandi d'Olanda (PSV, Ajax e Feyenoord), i Tukkers - così vengono chiamati sia gli abitanti di Enschede che i giocatori del Twente - sembrano aver trovato la propria dimensione con la presenza continua nel massimo campionato olandese e nelle varie competizioni europee.

Messa da parte la storia, il presente racconta di una squadra che, imperativamente, non deve e non può essere sottovalutata, come dimostra l'attuale quinto posto in Eredivisie grazie ai 15 punti raccolti in 9 partite (4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte). Il sistema di gioco usato principalmente fin qui dal tecnico Joseph Oosting è il 4-2-1-3, modulo usato maggiormente negli ultimi 2 anni da parte dell'allenatore. Da sottolineare però come l'olandese classe '72 abbia virato sul 4-2-3-1 nell'ultimo impegno in campionato: il 2-2 in trasferta contro il RKC Waalwijk. Ma che tipo di gioco predilige il Twente?

Così come la Lazio, gli olandesi preferiscono sviluppare il calcio in verticale: inequivocabile infatti il dato dei passaggi progressivi, ovvero quei passaggi che portano il pallone verso la linea di porta avversaria ad almeno 10 metri dal suo punto più lontano negli ultimi sei passaggi, o qualsiasi passaggio nell'area di rigore. Sono esclusi i passaggi che terminano nel metà campo di gioco difensiva. In 9 partite, infatti, i passaggi progressivi fatti registrare dal Twente sono ben 210. Numero che gli vale il secondo posto in questa speciale classifica dietro solo alla corazzata PSV. Il tipo di gioco messo in campo dagli olandesi, che fanno del possesso palla una prerogativa (57.7% di media, terzo miglior dato dell'Eredivisie), non è quasi mai fine a se stesso: il Twente infatti, in 9 giornate di campionato, è andato al tiro la bellezza di 147 volte.

Ciò che la squadra di Oosting deve sicuramente migliorare è la precisioni di questi tiri: su 147 tentativi, solo il 38.8% hanno trovato lo specchio della porta (57 tiri). Di questi 57 tiri solo 16 sono stati convertiti in rete, ma le 266 azioni da tiro costruite (secondo solo alle 321 del solito Psv) sono una grande dimostrazione della pericolosità della squadra olandese. La chiave del match la Lazio potrà cercarla, oltre che nello sviluppo del suo gioco, anche nel limitare il gioco del Twente tra la trequarti centrale e quella offensiva degli olandesi (dunque la trequarti difensiva biancoceleste). Sono queste infatti le frazioni di campo in cui i Tukkerstoccano più volte la palla: sono 4240 (2621 nella trequarti centrale, 1619 in quella offensiva) quelli effettuati nelle due porzioni del terreno di gioco considerate su un totale di 6007 tocchi totali. Il 70.5% del gioco del Twente si sviluppa dunque tra queste due trequarti.

Sebbene la ricerca della verticalità sia una prerogativa importante della squadra di Enschede, la tendenza a non sprecare palloni è testimoniata, ancora una volta, dai dati. Il Twente è infatti quarto per passaggi effettuati (esclusi rinvii) dal suo portiere con 293, ma solo 48 sono stati lanci lunghi. Solo il 27.6% dei passaggi tentati da Unnerstall si sono converti in lanci lunghi: in Eredivisie solo Feyenoord, Ajax, Psv e Heerenveen hanno una percentuale inferiore. Sinonimo dunque della voglia degli olandesi di sviluppare il gioco partendo dal basso, per poi verticalizzare una volta superata la metà campo.

Si preannuncia dunque per la Lazio una gara tutt'altro che scontata, nella bolgia del De Grolsch Veste, lo stadio del Twente (capienza di 30.205) che negli anni è stato la fortuna del club, e non solo per i risultati sportivi (nelle ultime 2 stagioni il Twente ha uno dei migliori rendimenti interni del Continente: 41 vittorie, 10 pareggi e appena 3 sconfitte). Secondo quanto emerso dal rapporto finanziario della stagione 2022/23 i ricavi maggiori del club in quell'annata non sono arrivati né dalla biglietteria né dal merchandising, bensì dalla ristorazione.

Al termine della stagione 22/23 ben 10.5 milioni di euro (6 al netto sottraendo le spese) sono derivati dalla vendita di cibo ma soprattutto dai fiumi di birra che scorrono tra le tribune del De Grolsch Veste. Cifra impressionante, ancor di più se rapportata ai 6.5 milioni incassati quell'anno dalle cessioni (ridotti a 3.7 considerando le varie commissioni legate a ogni operazione in uscita). Se dunque il risultato e il copione della partita sarà tutto da scrivere, la certezza è che, nel bene o nel male, i tifosi del Twente chiuderanno con un brindisi.