Verona, Barak è lo spauracchio: che tandem con Zaccagni

 La Lazio affronterà il Verona al “Bentegodi” per la giornata numero trenta del campionato di serie A. Qual è l’uomo scaligero più pericoloso e da temere? Verrebbe da dire Juric, considerando come da anni, cambiando gli uomini i risultati non cambiano. Probabilmente le fortune scaligere, la sua impenetrabilità, il modo propositivo di giocare e di rendere complicato la vita a tutte le big (solo l’Inter fin qui quest’anno l’ha battuta) sono tutti meriti del suo condottiero. A voler indicare la principale arma offensiva che può calare il tecnico croato indichiamo Antonin Barak. Un talento sin dai tempi dell’Udinese, dove dopo un anno di grande spessore, veniva indicato come uno degli emergenti più lucenti del panorama internazionale, accendendo su di se le luci di molte big. Poi però si è involuto, ed è arrivato ai margini della rosa friulana, prima della cessione al Verona dove in questa stagione si è rigenerato. Occhio però, il Verona non è solo Barak ma è gruppo, è squadra. Il suo partner sulla trequarti Zaccagni è della stessa pasta, molto temibile. Ma anche il portiere Silvestri è difficile da superare, così come occorre fare attenzione alla spinta delle fasce con Lazovic, Faraoni e Dimarco che spesso si trasformano in bomber.

La probabile formazione

Juric dovrà rinunciare a Lovato squalificato ma ritrova il lungodegente Kalinic. Il 3-4-2-1 vedrà Silvestri e il rilanciato Dawidowicz prendere il posto della giovane promessa italiana. Con il polacco in difesa ci saranno Ceccherini e verosimilmente Dimarco arretrato. Il ballottaggio a tre riguarda quest’ultimo con Lazovic e Magnani: nel caso la spuntasse quest’ultimo uno dei due esterni riposerebbe. Sul versante opposto Faraoni. Nel mezzo Veloso e Tameze (giustiziere all'andata). Pochi dubbi in avanti: Zaccagni e Barak dietro Lasagna.

(3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Ceccherini, Dimarco; Faraoni, Tameze, Miguel Veloso, Lazovic; Zaccagni, Barak; Lasagna. All.: Juric