“È difficile spiegare: è successo quanto accaduto già a Bologna. Questi su e giù a livello nervoso si pagano cari, soprattutto quando si arriva alla terza partita settimanale. Oggi probabilmente non eravamo scarichi come a Bologna, però ci siamo di nuovi sciolti come neve al sole alla prima difficoltà. Mentalmente non siamo solidi: è una gara che ci ha offerto mille possibilità per tornarci dentro ma non ci siamo riusciti. La sensazione rispetto alla prestazione degli avversari è brutta.
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Sembra che i big match vengano affrontati con più facilità, ma se fosse vero sarebbe preoccupante. Anche oggi c’erano tre punti in palio, bisogna affrontare le partite con una testa diversa. La gara di oggi la spiego con difficoltà perché avevo visto i ragazzi consapevoli dell’importanza e della difficoltà della partita. Non mi aspettavo un’involuzione simile dopo rifinitura e riscaldamento.
Non ho cambiato all’intervallo perché volevo vedere la reazione a inizio secondo tempo. Gli ultimi minuti della prima frazione erano stati sbagliati a livello collettivo, quindi volevo capire su chi davvero fosse necessario intervenire. Bisogna mettere in dubbio se siamo una grande squadra o no. Una grande squadra in una partita come questa non perde. Una palla goal pochi minuti dopo il 2-1 non la sbaglia. E trova la forza per non far ripartire gli avversari dopo la traversa. Analizzando i risultati fin qui non possiamo definirci grande squadra. Dobbiamo valutare anche il fatto che i risultati negativi stiano arrivando in trasferta, è una cosa da tenere in considerazione”.
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