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Baroni
Alla vigilia della sfida contro la Lazio è intervenuto in conferenza stampa l'allenatore del VeronaMarco Baroni. Così il tecnico ha presentato la gara con i biancocelesti di domani alle 15:00.
Come si batte la Lazio?
“Serve una grande prestazione, si tratta di una squadra forte e che ha valori importanti. È poi allenata da uno dei migliori in Italia, abbiamo grandissimo rispetto e questo deve fare da grande stimolo per la squadra".
Hien come sta?
“Dovrò fare delle valutazioni, sia lui che Magnani stanno meglio. L’allenamento però è una cosa mentre la partita un’altra. Per Dawidowicz invece dobbiamo aspettare la prossima settimana".
Si è ritrovata l'efficacia offensiva?
"Molto inizia dall'atteggiamento, dal non avere paura. La squadra non ha mai perso la convinzione di poter giocare anche per vincere pur essendo andatisotto".
Ci sarà una linea difensiva molto giovane?
"La difficoltà di arginare una squadra come la Lazio, che ha uno dei reparti offensivi più forti, sarà alta. I ragazzi che sono scesi in campo sono giovani e hanno fatto degli errori, sono cose che però servono a crescere”.
Terracciano è il jolly di questa squadra?
“Sta dimostrando di essere un giocatore che vuole spazio. Vuole restare in campo e sta crescendo gara dopo gara, domani avremo bisogno di grandissime prestazioni individuali e di squadra”.
C’è un ballottaggio tra Faraoni e Tchatchoua?
"Per domani Faraoni non è stato convocato a causa di un problema muscolare, Tchatchoua dopo alcuni problemi fisici subiti all’inizio dell’anno è tornato e ora sta incidendo".
Domenica scorsa è tornato Henry. Può giocare dal 1’?
“Si tratta di minutaggio, gli serviva mettersi alle spalle l’infortunio e nel percorso di un giocatore non è mai facile. Attaccare quella palla a Udine dopo la spizzata precedente può averlo sbloccato, il suo percorso per ritrovare i novanta minuti è vicino”.
Saponara rientra?
"Sì, domani tornerà tra i convocati".
La prima sfida con Sarri risale al 2003, Sangiovannese-Carrarese di Serie C2, come descrive Maurizio?
"Siamo gente partita dal fondo, mi piace perché come me dice quello che pensa. Del resto siamo due toscani..."
Domani ci saranno oltre 28.000 persone al Bentegodi, quali sensazioni avete?
"Deve rappresentare una spinta motivazionale ancora maggiore, conosciamo il nostro pubblico e sappiamo che può spingerci, dobbiamo dargli questo input con una prestazione di grande vigore fisico e mentale".
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