Alla vigilia della gara tra Venezia e Lazio è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei lagunari Eusebio Di Francesco. Queste le sue parole.
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Venezia-Lazio, Di Francesco: “Affrontiamo una squadra cattiva. Baroni…”
Quali indicazioni ha tratto dalla sfida con il Genoa? Recupera alcuni infortunati?
“La settimana è stata un po' corta, non abbiamo avuto modo di fare tantissimo lavoro di campo, abbiamo lavorato sulla testa, sulla capacità di rimanere in partita fino al 100', non fino al 90'. Ci è capitato di fare ottime partite, anche contro il Genoa: siamo calati nel finale alle prime difficoltà e avvisaglie. Come dico spesso, le partite sono sempre meno e noi dobbiamo lavorare su questo. Recuperiamo Haps e torna Duncan”.
Cosa pensa della Lazio?
“È una squadra in grande condizione e forma. Baroni sta facendo un ottimo lavoro, ha giocatori che rispecchiano il suo volere intensità e qualità”.
I risultati non arrivano, si sente sotto esame?
“Da quando ho cominciato questo lavoro mi sento sempre sotto esame. I periodi possono essere negativi o positivi, ma ci dobbiamo credere che ci possano essere periodi più positivi. Ci serve il risultato. Ci sono stati tanti cambiamenti che non dipendono solo da me, posso solo metterci tutto me stesso. Se mi riferisco al mercato? No, intendevo sulla mia posizione”.
C'è qualcuno che non ci crede?
“Non è questo, ma ci sono alcune dinamiche che ti portano ad abbassare la guardia. Abbiamo giocatori che arrivano da altri campionati o serie minori, ma bisogna essere veloci nel calarsi nella parte. Ed io li devo aiutare. Non dormo per questo”.
Novità tattica con il doppio trequartista e Zerbin più avanzato. Si può rivedere?
“Questo tipo di atteggiamento è successo anche con altri giocatori. Ha dato buoni risultati, anche se non rispetto al risultato finale. Possiamo trovare altre soluzioni, ma servono i risultati. Dobbiamo capire che certe partite se proprio non si riescono a vincere, piuttosto bisogna anche difendere il pareggio che può essere importante, alzando il livello dell'attenzione, sia da chi inizia che da chi subentra. Con i 5 cambi, non accetto l'alibi di essere stanchi, infatti non mi avete mai sentito parlare di questo”.
Per la media salvezza, sembra più bassa. Può essere un vantaggio?
“Se si abbassa sì, ma come è capitato altri anni, l'anno scorso è stata di 36, Dobbiamo aspettare altre 4-5 partite per avere un quadro chiaro”.
Come si affronta la Lazio?
“Loro sono determinati, cattivi, fanno partita ed hanno fisicità. Dobbiamo mettere in campo le loro armi e qualcosa in più. Perché se pensiamo al discorso tecnico e qualitativo in generale, siamo un paio di gradini sotto, ma questi due gradini li dobbiamo colmare con la determinazione e la grinta che non può e non deve mancare”.
Cosa pensa del Var a chiamata?
“Non è una cosa che mi fa impazzire. Mi piacerebbe fossero più chiare alcune cose o che l'interpretazione non debba variare da una partita all'altra. Mi incazzo sui falli dove un difensore ti tiene, tu cerchi di divincolarti, lo tocchi e sembri che lui muoia per terra. Condivido ciò che ha detto Gasperini sui rigorini, ci sono troppi tempi morti nel calcio di oggi”.
Quanto può lavorare sulla fase offensiva?
“Mettendoli nelle condizioni di fare al meglio e stimolandoli con esercitazioni per essere incisivi. Ma poi la partita è un momento che va vissuto con una convinzione unica, noi dobbiamo essere più convinti. Ma non dirò più che dobbiamo migliorare: dobbiamo fare gol, stop, non migliorare”.
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