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Un guizzo di Milinkovic fa impazzire la Lazio: è 0-1 a Verona!

Riprende dal Bentegodi di Verona il cammino della Lazio, una ripresa che vede i biancocelesti – oggi in maglia verde fluo – orfani di Correa e Lazzari per squalifica ma anche di Inzaghi in quanto positivo al COVID. In panchina...

redazionecittaceleste

Riprende dal Bentegodi di Verona il cammino della Lazio, una ripresa che vede i biancocelesti - oggi in maglia verde fluo - orfani di Correa e Lazzari per squalifica ma anche di Inzaghi in quanto positivo al COVID. In panchina c'è Farris, e gli squalificati vengono rimpiazzati da Caicedo ed Akpa Akpro nell'insolita posizione di quinto a centrocampo. La prova dell'ivoriano è buona, si mette in luce con un paio di diagonali vincenti, l'unica macchia al 35' in occasione dell'unica occasione del Verona nel primo tempo: l'imbucata di Dimarco coglie di sprovvista proprio Akpa, e Lazovic mette un tiro cross pericoloso che fa venire i brividi a Reina. I brividi, però toccano anche a Silvestri: Immobile colpisce un palo da fuori area tremendo, tanta sfortuna per Ciro ancora alle prese con la maledizione del non gol. Il primo tempo termina a rei bianche, una buona Lazio non riesce a trovare però la conclusione in porta.

Solo 0-0 a Verona

Conclusione che arriva ad inizio ripresa: Caicedo fa tutto benissimo, si difende col fisico, entra in area, dribbla, tira, fa gol. Ma il Var richiama Chiffiil quale, dopo la review, annulla il gol ed ammonisce il centravanti ecuadoriano per un braccio alto che avrebbe viziato l'azione. Rimangono forti dubbi. Dopo questo episodio le squadre si allungano, salta qualche schema e questo lascia spazio ai contropiedi: Marusic è monumentale nel giocare d'anticipo, disinnescando per tempo ogni rischio. Bene anche Leiva, in questa opera di chiusura delle linee veronesi. Il match però, con lo scorrerei dei minuti, s'imbruttisce: il gioco è spezzettato dai continui falli e la qualità va scemando. Farris opta per l'all in: Muriqi e Milinkovic dentro l'area per provare il gioco areo, idea migliore non poteva esserci. Ci pensa la Milinkocrazia di Sergej Milinkovic-Savic a ripristinare il potere biancoceleste, colpo di testa vincente sul cross pennellato di Radu. Triplice fischio: 0-1, 3 punti, sogno Champions perseguibile. Ora più che mai.