Non è l’Olimpico delle grandi occasioni, ma la chance che ha la Lazio è senza dubbio importante. Dopo l’eliminazione dalla Champions il calendario offre ai biancocelesti due turni sulla carta favorevoli per risalire la classifica. Sembrano saperlo anche i calciatori in campo, che partono subito forte. E già al 4’ Zaccagni sfiora il gol: sbaglia l’Udinese in uscita, l’ex Verona prende palla e calcia a giro da fuori: il palo interno strozza l’esultanza, poi la squadra non riesce a sfruttare il pallone rimasto in area. Sei minuti dopo ci prova Luis Alberto da fuori: la palla esce sfiorando il palo. Continua a spingere la Lazio, occasione al 23’ per Immobile che calcia però alto. Stesso destino, ancora su assist di Felipe Anderson, cinque minuti dopo per Zaccagni che arriva con scarsa coordinazione. Lovric sveglia la Lazio al 33’: sassata improvvisa dal limite, palla forte ma centrale e Provedel respinge.
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L’Udinese vince e chiude il campionato della Lazio in una stagione stregata
L’Udinese ora approfitta dell’assetto offensivo dei biancocelesti: Kamara spaventa Provedel che devia in angolo, sugli sviluppi Giannetti ci prova di testa e trova ancora pronto il portiere della Lazio. I biancocelesti creano tanto, ma le conclusioni arrivano tutte da fuori come quella di Felipe Anderson al 40’: palla alta e altra chance per sprecare secondi per Okoye, fischiato dallo stadio. Quattro minuti dopo ammonito Perez, diffidato, nel primo e unico minuto di recupero il giallo arriva anche per Felipe Anderson su una invenzione visionaria di Aureliano. Nel secondo tempo subito fuori il brasiliano, al suo posto Isaksen. Ma è l’Udinese al 47’ a trovare un clamoroso vantaggio. Tutto solo Kamara che stoppa, controlla, calcia in porta sbagliando direzione. Sul pallone si avventa Lucca che arriva per primo e buca Provedel. Passano sessanta secondi e pareggia la Lazio. Va sul fondo Zaccagni, palla dentro che Giannetti devia nella sua porta.
Tre minuti dopo, però, passa di nuovo l’Udinese con Zarraga che trova un tiro rasoterra che si insacca a fil di palo. La Lazio riparte ma non trova fortuna. Al 57’ viene ammonito Romagnoli, un minuto dopo Lazzari tutto solo in contropiede imbeccato da Isaksen, calcia incredibilmente addosso a Okoye. La palla arriva a Isaksen, la sua conclusione viene però murata. Sugli sviluppi del corner va a calciare Immobile, Okoye manda ancora in angolo. Cambia allora Martusciello al 60’: fuori uno scontento Immobile e Cataldi, dentro Castellanos e Kamada. Quattro minuti dopo ammonito finalmente Okoye. Che, poi, continua a perdere tempo. La Lazio si getta all’attacco con foga e poche idee e si espone più volte a un pericoloso contropiede. Al 74’ doppio cambio nell'Udinese. Fuori Kamara e Payero, dentro Zemura e Samardzic. Due minuti dopo fuori Ferreira, dentro Bijol.
Cambia ancora Martusciello all’81’: fuori Luis Alberto, dentro Pedro. Due minuti dopo Bijol trattiene Castellanos involato verso la porta. Per Aureliano è giallo. Ci prova poi Vecino con una deviazione area di tacco che Okoye controlla. All’86’ Lucca sbraccia su Romagnoli e viene ammonito, un minuto dopo giallo anche per Pereyra che stende Pedro. La Lazio va avanti con tanta frenesia e poche idee, Cioffi al 90’ toglie Thauvin per Davis. Sono sette i minuti di recupero concessi, utili solo a Provedel per perdere una palla sanguinosa e poi a Perez per farsi cacciare. Provedel va a saltare nell'ultima azione, la caviglia si piega: soccorso, lascia il campo a Mandas. Ammonito anche Vecino nel decimo minuto di recupero. È l'ultima azione del match. L’Udinese vince all’Olimpico e mette fine alle ambizioni europee della Lazio, a cui rimane la Coppa Italia in una stagione che sembra stregata.
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