Vince la Lazio in Friuli ed è un successo dal peso specifico altissimo. Tre punti dal quarto posto al giro di boa, risultato importante e difficile da pronosticare poche settimane fa. Ora testa al derby e a un gennaio che potrà regalare diverse soddisfazioni ai biancocelesti. Al termine della gara contro l’Udinese, intanto, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri. Queste le sue parole.
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Udinese-Lazio, Sarri in conferenza: “Non so se siamo guariti, ma…”
Cosa stava pensando prima del gol di Vecino?
“Che la voglia di arrivare al risultato pieno non ci portasse a scoprirci. L’Udinese è pericolosa in ripartenza, stavo richiamando Rovella. Questo è un campo difficile, contro una squadra difficile e più fisica di noi. Siamo riusciti a reggere botta. Abbiamo concesso pochissimo, non mi è piaciuta molto l’impressione sull’1-0 di aver provato a gestire la partita accontentandoci di subire pochi pericoli. Siamo stati bravi però a reagire dopo l’1-1, l’inerzia della partita poteva cambiare”.
Qualche tempo fa parlò di partite che danno più gusto a vincerle. Ora arriva il derby.
“L’energia positiva vista oggi è frutto del clima all’interno dello spogliatoio negli ultimi 20-25 giorni. È cambiato qualcosa, non mi chiedere perché: è una cosa difficilmente intuibile. C’è una bella energia, speriamo sia la nostra forma di mentalità definitiva per esprimerci in maniera solida. La Roma? È sempre una partita secca con loro: il derby si va dentro e si gioca senza guardare se in palio ci sono punti o qualificazione”.
Dopo l’intervento della società il gruppo ha cambiato comportamento.
“Di interventi ne ho visti a migliaia, alcuni anche rimbalzati in carriera. Ora c’è una positività che prima non c’era”.
Che importanza dà per la classifica questa vittoria?
“Non lo so, non la guardiamo. Eravamo in una situazione di negatività nel pensiero. Guardandola potevamo ottenere ulteriore negatività. Dobbiamo andare di gara in gara fino a marzo, poi vedremo”.
In trasferta su campi caldi la Lazio aveva spesso perso. Dopo Lazio-Genoa parlò di campionato di rincorsa: si può dire che siete stati bravi a tornarci?
“Non so se siamo tornati in corsa o no, mi interessa che la squadra prosegua con questa mentalità. La squadra vista oggi dà la garanzia che a fine anno avrà fatto il 100%, prima c’era la sensazione che non fosse così. Stiamo pagando un periodo buio, andiamo avanti gara dopo gara e poi tirreno le somme”.
Il punto sugli infortunati?
“Le impressioni del medico è che non si tratti di situazioni preoccupanti. Ma da qui a essere a disposizione tra settanta ore ci passa una vita. Vediamo martedì sera. Immobile penso di no, penso abbia l’ultimo controllo tra qualche giorno. Luis penso domani un controllo”.
Kamada non è partito per la Coppa d’Asia.
“La sostituzione è arrivata per il tipo partita e per il fatto che fosse già ammonito. In una gara così sarebbe stato rischioso tenerlo in campo, poi ci serviva fisicità maggiore con Vecino. Ma noi egoisticamente siamo contenti che non sia partito per la Coppa d’Asia. In realtà lui e un delegato della federazione giapponese ce ne parlavano già tempo fa di questa possibilità della mancata convocazione per l’intenzione di portare una squadra leggermente più giovane”.
Contro il Frosinone aveva sostituito Felipe Anderson all’intervallo, oggi è entrato bene: ha ottenuto le risposte sperate? E può essere un’opzione anche da falso nueve nel derby?
“Per mercoledì dipende da chi avremo a disposizione, poi penseremo alle soluzioni alternative. A me Felipe Anderson deve dimostrare poco, ho sempre detto che lo ritengo il calciatore più talentoso che abbiamo. È una delusione quando lo vedo nei periodi no, ma è il suo contraltare. Senza questi momenti no alla Lazio sarebbe rimasto sei mesi”.
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