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Tudor-Lazio, l’ultimatum del tecnico che ha portato alla rottura: “Voglio questo o…”

Edoardo Pettinelli Redattore 
L'addio, ufficializzato ieri sera, è diventato un'ipotesi concreta dopo una presa di posizione dell'allenatore in vista del prossimo mercato

Settantanove giorni per l’addio, assoluto il 18 marzo e dimissionario il 5 giugno. Finisce così la storia tra Igor Tudor e la Lazio, nata male e terminata anche peggio. Un tecnico preso in fretta e furia dopo l’addio di Sarri, senza riflettere su uno stile di gioco radicalmente diverso rispetto a quello per il quale era stata costruita la rosa. Ribaltarla, sconfessando il passato, sarebbe stata l’unica strada, non percorribile però senza un posto in Champions utopistico già nel momento delle dimissioni di Sarri.

Da qui la frattura tra il tecnico e la Lazio, emersa a maggior ragione dopo il vertice andato in scena a L’Invito, ristorante nei pressi di Formello, con la società. “Io voglio cinque giocatori, potete pure tenere Guendouzi, Rovella e Isaksen. Ma se non ci sono altri soldi per fare mercato e adattare l'organico al mio credo, vendete loro oppure chiudiamo qua”. Questo il concetto, espresso da Tudor e riportato dal Messaggero, che ha dato la spinta decisiva ai pensieri di addio concretizzatisi poi nella giornata di ieri.