Igor Tudor potrebbe non avere il futuro garantito sulla panchina della Lazio. Nella conferenza stampa post-Sassuolo al tecnico è stato chiesto molto chiaramente se fosse idoneo e funzionale (secondo lui) iniziare una nuova stagione, con un mister a scadenza di contratto. La risposta, è stata chiara: "Posso avere un anno o quattro di contratto a me non cambia niente. Un anno basta e avanza. Non cambia nulla, è solo un foglio scritto". E - caso strano - è proprio su questo che si poggiano gli spifferi che iniziano a circolare in queste ore. E che parlano degli interrogativi che non solo il club si sta ponendo in vista di una rifondazione sicuramente necessaria, ma da orchestrare senza bruciare il lavoro già svolto.
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Lazio-Tudor, aria bollente a Formello: colpo di scena in vista?
Calciomercato e visioni diverse
—Uno dei punti su cui si sta dibattendo in maniera più pesante riguarda proprio il giudizio che il tecnico dà a molti calciatori che Lotito ha portato a Formello la passata stagione. Isaksen, Guenduozi, Rovella: tre nomi importanti. E con del potenziale. Ma non per Tudor, a quanto pare. Il primo non esiste, con il secondo ha il dente avvelenato, con il terzo non sembra vedere grossi margini di miglioramento. Un atteggiamento - questo - che non convince nessuno. Tanto che ci sarebbero anche alcuni calciatori - all'interno dello spogliatoio - che sarebbero di questo avviso. E non solo i diretti interessati. Cui prodest?
La Lazio perderà - chi per un motivo chi per l'altro - gente come Luis Alberto, Anderson e Pedro. Qualità in movimento. E con loro, rischia (appunto) di bruciare anche gente che non va a genio a Tudor. Servirebbe una via di mezzo che però potrebbe mettere comunque in estrema difficoltà Lotito. Che intanto predica calma: "Il tecnico ha un contratto fino al 30 giugno 2025, non c'è quindi nessuna urgenza di prolungarlo". Il punto è: lo confermerà? Anche qui, qualche voce inizia a circolare.
Come abbiamo detto, parte dello spogliatoio non avrebbe gradito parecchi degli atteggiamenti del tecnico. Certamente meno "comprensivo" di Maurizio Sarri il quale, dando un gioco preciso ad una buona squadra, aveva fatto rendere molti giocatori in maniera clamorosamente positiva. Ma Sarri è il passato e ora le grane ci sono con Tudor che non sembra aver avuto un approccio convincente praticamente con nessuno, Kamada a parte. Lotito, dal canto suo, deve ancora pagare 400mila euro a Martusciello e tra Sarri (fino a Giugno) e Tudor fino al 2025, dovrà tirare fuori dalle casse della Lazio circa 4 milioni di euro lordi. Nonostante questo, c'è chi assicura che volendo si potrebbe trovare - vista la differenza di visione sul progetto - un accordo, una buonauscita. Nel caso, la Lazio avrebbe utilizzato Tudor come traghettatore fino a fine anno. Lui s'è messo in mostra, la Lazio ne ha approfittato. Ma per il futuro?
Si ragionerà proprio in questi giorni e in queste ore. Magari - dopo un ennesimo confronto tra le parti - potrebbe essere lo stesso Tudor a decidere di non proseguire in biancoceleste. Non sarebbe una novità per lui dire addio ad un club con un contratto ancora in essere. Lo ha già fatto e siamo convinti che - se certo delle sue idee - lo rifarebbe. Allo stesso tempo Lotito dovrà decidere in fretta. Evitando la brutta figura di beccarsi due dimissioni in 3 mesi e dando l'idea di chi non sa cosa sta succedendo a Formello. E mentre qualcuno scherza sui social ("Sarri è ancora sotto contratto, riprendiamo lui!") c'è chi vede all'orizzonte i nomi di Italiano (piace tantissimo) e Palladino. Futuro prossimo o chiacchiera, lo vedremo presto. Il presente - per quanto traballante - è ancora Igor.
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