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Troppo Milan e poca Lazio: Leao colpisce, Ibra affonda
A San Siro va in scena il secondo big match di giornata (ieri si è disputata Napoli-Juventus) il primo della stagione della Lazio: i biancocelesti di Sarri vanno nella tana del Diavolo per affrontare il Milan, quando siamo alla terza giornata di Serie A Tim. Un Diavolo letale per i capitolini, che risultano inermi al suo tocco fino ad essere trascinati nella morsa di una brutta sconfitta. La prima, per Sarri. Partono subito forte i padroni di casa, Pioli chiede un pressing asfissiante ed i movimenti dei rossoneri fanno da schermo centrale: le linee sono intasate per bloccare le traiettorie di passaggio tra le linee, anche a costo di lasciare spazio sulle fasce. Ma lì la Lazio, oggi, non sfonda. Nel primo tempo le occasioni si riassumono in un velleitario colpo di testa di Milinkovic-Savic. Il Milan invece va in gol con Leao: il suo strappo brucia Leiva e crea una voragine nella metà campo laziale, l'asso rossonero triangola con Rebic e si ritrova tutto solo in area. Ha il tempo di stoppare, guardare Reina e batterlo. Ha la chance del 2-0 il Milan, ma Kessie sbaglia su calcio di rigore: lo aveva concesso Mazzoleni dal Var, per un fallo di Immobile sull'ivoriano. Solo traversa.
Ma il secondo gol arriva e porta la firma di Zlatan Ibrahimovic. Sarri ha inserito Zaccagni e Lazzari per dare brio alla manovra, il terzino sale per dare manforte all'azione offensiva ma lascia un buco in difesa che viene colmato dall'azione di Rebic. Il croato serve Ibrahimovic che, facile facile, fa tap-in ad un millimetro da Reina. Debutta anche Toma Basic, che corre e si muove con evidente voglia di stupire. L'unica occasione è una stilettata di Immobile all'82', Maignan para e la difesa allontana via. Non è la serata della Lazio. È la serata del Milan, che non lascia davvero spazio e margine alle manovre sarriane. Maurizio mastica il sapore amaro della sconfitta: è 2-0 a San Siro.
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