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Pedro nel derby
Il derby della Capitale che si giocherà domenica prossima, ovviamente allo Stadio Olimpico, sarà il numero 178 in tutte le competizioni. La Roma, reduce da un pareggio maturato in extremis contro l'Udinese, sarà chiamata ad ospitare, per così dire, i rivali di sempre soprattutto in ottica qualificazione in Europa League. Dopo la vittoria arrivata contro il Venezia, la Lazio ha scavalcato sia i giallorossi che l'Atalanta posizionandosi in solitaria al quinto posto. Ad una sola lunghezza di distanza, però, dalle inseguitrici. Forse l'unica nota dolente di giornata, per i biancocelesti, è stata l'ammonizione ricevuta da Mattia Zaccagni che gli costerà un turno di stop. Squalifica che verrà naturalmente scontata in occasione del turno numero trenta di Serie A. Lo stesso che come big match vedrà la stracittadina in programma alle 18:00.
Al suo posto i capitolini guidati da Maurizio Sarri scenderanno in campo con Pedro dal primo minuto. Calciatore che spera nella terza rete consecutiva nel derby: una in giallorosso e una in biancoceleste. Lo spagnolo si posizionerà a sinistra al posto dell'ex Hellas Verona con Felipe Anderson sulla corsia opposta e il già leggendario Ciro Immobile al centro del tridente. La rete che ha permesso alla Lazio di battere i lagunari e di prendere così tre punti preziosi, l'ha segnata proprio il bomber biancoceleste. Una marcatura apparentemente banale, che però è valsa a King Ciro un rinomato record. Grazie alla realizzazione arrivata nelle scorse ore, il capitano dei biancocelesti ha toccato quota 144 reti nel campionato italiano con l'aquila sul petto. Superato Silvio Piola. Il tutto, tra l'altro, nel giorno in cui è stato celebrato Pino Wilson. Capitano del primo scudetto laziale recentemente scomparso.
Oltre ai tre attaccanti titolari, il tecnico toscano avrà a sua disposizione i giovani Raul Moro e Luka Romero più il neoarrivato Jovane Cabral. Nonostante il portoghese sia approdato da poco nella Capitale, il classe 1998 in quel poco che si è visto è apparso il più pronto dei sostituti. Chissà, perciò, che non potrà essere proprio lui l'arma segreta in caso di necessità.
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