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Sarri
Successo pesante, anzi pesantissimo. È quello che la Lazio porta a casa da Torino dimostrando di saper soffrire e tener botta per poi colpire con un uno-due micidiale nella prima parte del secondo tempo. Il rosso a Gila ha regalato minuti finali di sofferenza ma contano i tre punti, conta la classifica. Al termine del match, per analizzare la gara, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri. Queste le sue parole.
Gol, assist e difesa. È una risposta completa del centrocampo.
“Abbiamo sofferto nel primo tempo un po’ per la loro pressione e un po’ perché e ci abbiamo messo anche noi del nostro, abbiamo perso qualche pallone in maniera banale, non solo per la pressione avversaria. Ci hanno creato difficoltà, poi chi gioca così con l’andare dei minuti allentat la pressione e qualcosa concede. Nella prima azione pulita abbiamo fatto gol. E c'è stato un controllo totale fino a quando siamo rimasti in dieci, qualche mischia l’abbiamo presa. Ma siamo stati bravi nel primo tempo: abbiamo perso un numero consistente di palloni ma abbiamo chiuso il primo tempo sullo 0-0”.
Il primo tempo è stato disastroso. Undici palle gol per il Torino, poi la Lazio ha cambiato marcia. È l’atteggiamento giusto per andare in Champions?
“Quante non l’ho visto. Se l’atteggiamento mentale della squadra però è come il tuo allora sono sicuramente guai. Se in una partita vinta 2-0 fuori casa su un campo dove ha vinto solo la prima in classifica e contro una squadra che nelle ultime sei in casa aveva preso un solo gol si trova subito un aspetto negativo, vuol dire che si ha una mente negativa. Se la mente dei giocatori è questa andremo in grande difficoltà, se la mente è convinta che noi veniamo da quattro buone partite, al di là dei risultati e con il primo tempo di oggi che è il meno buono, allora la mentalità inizia a piacermi”.
Juric ha detto che è stata la più bella partita giocata dal Torino.
“Allora è un doppio merito, se lo dice Juric. Aveva vinto solo l’Inter qui. Che sia una squadra forte e difficile da affrontare penso sia sotto gli occhi di tutta la Serie A. Prendiamoci anche i meriti di essere pian piano venuti fuori dalla sofferenza e aver messo a posto la partita”.
Contro la Fiorentina è uno scontro diretto?
“Non conosco la classifica e non voglio conoscerla. Voglio che la mia squadra sia concentrata solo sulla prossima partita, sul qui e oggi. Per noi è la partita, quella della vita. Se andiamo avanti con questa mentalità gara dopo gara è la partita della vita. L’importanza poi la vedremo alla fine, ora non deve neanche interessarci”.
Serve il primo tempo del Bologna e il secondo di oggi per avere la Lazio ideale? La vedremo in campionato?
“Se facessimo una serie di partite con questi due tempi avremmo una classifica diversa. Vuol dire che abbiamo difficoltà a farlo, potrebbe essere un nostro limite. Ma l’aspetto positivo sono le ultime quattro prestazioni. Il risultato di oggi ci premia oltre i demeriti del Torino, ma domenica è successo il contrario. Lasciamo perdere i risultati, veniamo da quattro buone prestazioni”.
Sono stati utilizzati nove giocatori su undici in quattro gare in dodici giorni e l’infermeria è piena. Qual è la situazione?
“Non ne ho idea, la paura è che oggi abbiamo perso altri due giocatori e non so se possiamo recuperarne altri. Hysaj è uscito con un problema al retto femorale e Gila è stato espulso e sarà squalificato. Gli altri non sono ancora in gruppo, ieri per un po’ Zaccagni che dopo l'allenamento aveva ancora un po’ di dolore. Siamo ridotti in certe zone del campo al limite. O rientra qualcuno, o prima o poi si paga”.
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