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famiglia maestrelli
La famiglia laziale piange la scomparsa di Tiziana Maestrelli, secondogenita del più grande allenatore della storia. Tiziana aveva 68 anni, era malata da tempo e si è spenta nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 gennaio. Lunedì mattina alle 11.30 i funerali nella chiesa di Santa Chiara, a Piazza Giuochi Delfici. Il destino anche questa volta ha colpito duramente una meravigliosa famiglia, adottata dalla città di Roma a partire dal 1972, e divenuta nel corso degli anni un esempio per tutta la città. A Massimo Maestrelli e alla sua famiglia giungano le sentite condoglianze della Redazione di Cittaceleste e del suo Direttore Stefano Benedetti.
E’ l’ennesimo lutto per una famiglia che ha seguito il cammino della cristianità, della fratellanza e della buona creanza lungo il tragitto della vita, costellato di drammi e soddisfazioni nella medesima misura. La mitezza di Tommaso Maestrelli non è andata perduta, ed è germogliata nella vita dei suoi stessi figli, seguiti con materno affetto dalla signora Angela. Anche dopo la tragica scomparsa dell’allenatore dello scudetto del ’74, la famiglia Maestrelli è rimasta un caposaldo della famiglia laziale, un modello inarrivato e inarrivabile. Tiziana aveva frequentato il Liceo linguistico a Bari, prima che la famiglia si trasferisse nella Capitale. Qui aveva continuato gli studi universitari, lavorando successivamente per la Fidal. Viveva al Fleming, nella casa che il padre aveva acquistato a metà degli anni settanta.
Numerosi i messaggi di cordoglio giunti al fratello Massimo dopo la notizia della scomparsa. La famiglia laziale si è stretta intorno all’ultimo erede di Tommaso Maestrelli che nel 2011 aveva pianto anche la scomparsa di Maurizio - il fratello gemello - con il quale aveva vissuto in simbiosi fin dalla nascita. Straordinariamente accogliente, la famiglia di Tommaso. A Foggia aveva accolto un giovanissimo Luciano Re Cecconi. A Roma - nella loro casa - c'era una stanza da letto in più: la stanza di Giorgio Chinaglia. Il bomber andava a casa del Maestro per ritrovare la pace, si rifugiava un tetto sicuro, dove - da sempre - ha regnato una serenità cristiana.
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