La prestazione super con il Bologna è solo l’ennesima conferma della crescita esponenziale che sta vivendo Mario Gila. Lo spagnolo, dopo un lungo ambientamento, si preso la Lazio e non l’ha più lasciata. E, sulle colonne del Corriere della Sera, l’ex direttore sportivo biancocelesteIgli Tare si prende il merito del suo acquisto. “Per me è, insieme a Bastoni dell’Inter, il difensore di maggior prospettiva che c’è in Italia, ma non voglio salire sul carro dei vincitori. Ho sempre creduto in lui, pure quando giocava poco. Mi dispiace che inizialmente sia stato utilizzato quando non c’erano alternative e non per convinzione”.
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Tare: “Gila il più forte con Bastoni. L’ho portato alla Lazio, mai avuto dubbi”
Le parole dell’ex direttore sportivo biancoceleste su quello che è l’ultimo acquisto rivelazione arrivato a Formello durante la sua gestione
Il primo anno Gila ha totalizzato solo 87’ in campionato: si è mai lamentato?
“No. Ci ho parlato spesso, ha capito che era un momento. Nel calcio bisogna avere pazienza e fiducia. Le qualità emergono sempre”.
Ha pensato mai di averlo sopravvalutato?
“Era impossibile. Le qualità si vedevano in ogni allenamento”.
È stato difficile prenderlo?
“Lo volevano un paio di spagnole, ma lui era convinto del nostro progetto. Gli avevamo prospettato la possibilità di giocare le coppe europee. Voleva crescere come calciatore e come uomo, facendo un’esperienza all’estero”.
Cosa la impressiona di Gila?
“La determinazione. Appena ha giocato 3-4 gare di fila non ha più perso il posto. Non si fa esaltare o deprimere dal momento”.
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