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Tare
Intervenuto ai microfoni di TvPlay l'ex direttore sportivo della LazioIgli Tare ha toccato tanti temi tra cui il suo futuro, la Superlega e tanto altro. Di seguito il suo intervento.
"Il mio futuro? Non ho mai avuto con il Napoli, ho sentito tanti rumors ma nessuno dal Napoli mi ha mai contatto per fare un progetto o per capire se si può collaborare. Ho molta stima di Meluso e gli auguro tutto il meglio per la stagione e che riescano a tornare competitivi in campionato e non solo. Non è questione del nome del club perché non mi piace parlare in base al blasone credo che essendo un uomo che ha vissuto in molti paesi e non mi spaventa lavorare anche all'estero. In questi mesi mi sono dedicato a me stesso recuperando da questi anni faticosi con la Lazio. Ho viaggiato e visto altri campionati guardando anche come le altre squadre lavorano. Italia per me è fondamentale come paese perché mi trovo molto bene m quando ci sarà un progetto che mi attira tornerà.
Milinkovic è uno. Ci sono tanti giocatori, noi dobbiamo solo trovarli per poi farli crescere e farli diventare il nuovo Milinkovic. Ho avuto modo di vedere molte squadre di Premier e la differenza che si nota tra Premier e Serie A è nell'arbitraggio che ha un metro diverso. Lì non si spezzano le partite. Questo mantiene alta l'intensità. La Superlega? Io penso che non si deve snaturare il bello del calcio: la tradizione. Putroppo il calcio su questo è cambiato molto, la ricerca di soldi è aumentata. Le società cercano vari modi per avere più introiti. Io penso che si debba aspettare ancora ma penso che ci saranno sviluppi.
Inzaghi? Non mi piace parlare sempre di Simone. Ha risposto lui da solo con il suo lavoro sia alla Lazio che all'Inter. Paragonarlo con Allegri non mi pare corretto. Allegri ha già dato e vinto tanto, Simone è la novità. Mi aspettavo un Pioli così? Ho grande stima per Stefano, ci ho lavorato per più di un anno e mezzo. Come uomo si merita un 10, come allenatore ha avuto una crescita. Milinkovic? Io non cambierei nulla della mia esperienza alla Lazio. è stata molto importante, ho avuto modo di essere buttato in acqua e imparare a nuotare, anche abbastanza bene. Questo grazie alla fiducia e a tutti quelli che hanno lavorato con me. Il rammarico è che non è mai stata fatta un'analisi ben fatta dalla stampa, basta guardare i risultati sportivi, i bilanci e tutte le cose.
Chi lavora sbaglia sempre, ho fatti errori ma mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata un'analisi precisa e non chiacchiere da bar. Sono state dette cose non vere. Molte chiacchiere sono state strumentalizzate negli ultimi due anni. Mi interessava che la Lazio fosse una grande squadra, ancora oggi è una delle più forti del campionato.Anche su Milinkovic sono state dette cose non vere. L'unica cosa vere è che Lotito ha rifiutato un'offerta da più di 100 milioni dal Milan e dallo United. La sua mancanza si nota infatti ora. Vendere Milinkovic per quella cifra a 4 mesi della scadenza è da complimenti verso gli agenti. Venderlo a quelle cifre avrebbe fatto bene al bilancio. Lotito non l'ha venduto per provare a vincere qualcosa. Il tempo è galantuomo e lo sarà anche con Lotito che ha fatto bene alla presidenza della Lazio.
Sarri?Lo abbiamo preso per cambiare e uscire dalla nostra comfort zone dopo Inzaghi. L'idea era di fare un progetto nuovo, con allenatore nuovo e con idee nuove. La nostra scelta fu per questo""
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